Dalla Cina un App Store alternativo che consente di installare app piratate senza jailbreak

Written By Unknown on Sabtu, 20 April 2013 | 23.59

Il sito, che è disponibile unicamente in Cina a meno di mascherare la propria posizione effettiva per mezzo di server proxy, offre un'ampia selezione di app per iPhone e iPad, tutte ottenibili gratuitamente e senza la necessità di fare il jailbreak del dispositivo. 7659.com, pertanto, viene riconosciuto alla strega di iTunes da iPhone e iPad connessi al computer, supportando anche alcune delle caratteristiche che contraddistinguono quest'ultimo come i servizi di cloud storage.

7659.com

Si possono trovare, ad esempio, giochi come Final Fantasy V, Badland, Le Vamp, Infinity Blade, che normalmente hanno costi che vanno dai 2 ai 15 euro. Come fa 7659.com a rendere possibile una cosa del genere senza che Apple proceda immediatamente al blocco?

La tecnologia di distribuzione delle app del colosso di Cupertino permette infatti l'installazione delle app acquistate su un numero illimitato di dispositivi iOS. In sostanza, la politica di Apple consente a società terze di agire a loro volta come distributore delle app che possiedono, dopo aver ottenuto un profilo da sviluppatore dalla stessa Apple. Essenzialmente la medesima applicazione, sempre con lo stesso ID di prodotto, viene distribuita innumerevoli volte. Insomma, è lo stesso principio che permette ai normali utenti di condividere tra dispositivi diversi le app che hanno acquistato.

Tutto ciò è diventato particolarmente gradito per gli oltre cinque milioni di utenti che oggi 7659.com annovera, che possono accedere gratuitamente alla quasi totalità delle app presenti sull'App Store originale. Gradiranno di meno, però, gli sviluppatori originali di queste applicazioni, oltre che la stessa Apple, che chiede il 30% per ogni transazione fatta nel suo Store.

Grazie alla strategia adottata da 7659.com, i possessori cinesi di dispositivi Apple non devono neanche fare il jailbreak dei loro iPhone o iPad. Questa operazione ovviamente aumenterebbe il rischio di esporre il dispositivo a malware, oppure impedirebbe al meccanismo di aggiornamento del sistema operativo di continuare a funzionare.

Il sito è gestito da una società registrata con il nome di Kuaiyong, che sembra controllata da Beijing YouRanTianDi Technology Co Ltd. Anche se il servizio non è raggiungibile fuori dalla Cina (perlomeno non in maniera immediata come spiegato prima), sul sito viene fornita una spiegazione in lingua inglese del perché è stato messo in piedi un tale sistema.

"Le statistiche mostrano che una quantità considerevole di utenti Apple risiede in Cina", leggiamo. "Tuttavia, molti di questi utenti non hanno familiarità con il sistema iTunes e non riescono a gestirlo efficacemente".

"Per consentire ai fan cinesi di Apple di scaricare le applicazioni in modo sicuro, Kuaiyong ha sviluppato un metodo che permette agli utenti di accedere a migliaia di applicazioni, senza dover effettuare il jailbreak dei loro dispositivi. Kuaiyong offre le descrizioni dettagliate per ogni applicazione, le prove gratuite delle app, la modalità di gestione dei dispositivi iOS e il sistema per il backup di file audio e video. Le feature relative a backup e ripristino di sistema saranno rilasciate nel prossimo futuro".

"Il nostro obiettivo è di offrire agli utenti cinesi di iOS un'esperienza rapida, comoda e piacevole. Dal momento dell'introduzione di Kuaiyong, la percentuale di jailbreak in Cina è diminuita considerevolmente dal 60 al 30%. Kuaiyong manterrà i suoi piani anche nel futuro, ma ci piacerebbe vedere più supporto per Apple e per Kuaiyong".

Sostanzialmente, la società ritiene di fornire un servizio di valore e ci sembra alquanto improbabile che Apple non sia a coscienza della cosa. Dunque, o non ha il potere di limitare questo servizio, perché non può influire direttamente sulle decisioni politiche in Cina, oppure le sta bene che Kuaiyong continui a operare. Un servizio tarato sull'utenza cinese, infatti, potrebbe incentivare l'acquisto di nuovi dispositivi iOS nel territorio.

Apple, di fatto, non può non accorgersi della presenza di un così grande traffico di acquisto di app, oltretutto con lo stesso ID di prodotto, proveniente da un paese che è sicuramente tenuto sotto monitoraggio come la Cina. Nonostante la notizia dell'esistenza del servizio 7659.com sia ormai nota e diverse fonti di informazione abbiano portato alla luce del sole l'esistenza di questa realtà, Apple non ha ancora rilasciato un commento ufficiale in proposito.

D'altronde, non si può dire che Apple non abbia incontrato problemi politici in Cina nell'ultimo periodo. I media sponsorizzati dal governo hanno messo Apple nel mirino, mentre il CEO Tim Cook è stato costretto a chiedere scusa sulle politiche di garanzia intraprese dalla società in Cina, che hanno portato alla sostituzione di diversi dispositivi in un paese in cui la pratica dell'assistenza sui dispositivi danneggiati non è molto comune.


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