Rapporto Ustr sulla pirateria: continue sfide in Brasile, Italia e Russia

Written By Unknown on Kamis, 02 Mei 2013 | 23.04

L'Ustr (ovvero Office of the United States Trade Representative) ha pubblicato il rapporto 301 sulla pirateria informatica fra le varie nazioni nel mondo, con particolare riferimento al mondo online,. L'ufficio si occupa della tutela delle proprietà intellettuali americane nelle varie nazioni del mondo. Secondo il rapporto di quest'anno, la Russia rimane la nazione con il livello più alto di pirateria di contenuti videoludici.

Nel rapporto si identificano alcuni focolai particolarmente a rischio, ovvero il continuo deterioramento delle proprietà intelettuali, la continua crescita della pirateria in Ucraina, il problema crescente di appropriazione indebita di segreti commerciali che si verifica in Cina, oltre che le continue sfide che permangono in nazioni importanti come Brasile, Italia e Russia.

Il nostro paese non si trova nella lista delle priorità, della quale invece l'Ucraina occupa la prima posizione. Tuttavia, ci troviamo nella lista delle nazioni tenute sotto osservazione, della quale invece fanno parte ben poche altre nazioni europee (nello specifico: Bielorussia, Bulgaria, Finlandia, Grecia e Romania).

"Nel 2013 l'Italia resta nella Watch List", leggiamo nel rapporto. "La pirateria su internet rimane un fenomeno molto importante in Italia, visto che numerosi produttori segnalano che l'Italia presenta uno dei tasssi di pirateria online più alti del mondo. Mentre l'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcom) ha compiuto evidenti progressi nel 2011 e nella parte iniziale del 2012 nel progetto di regolamentazione del settore, da quel momento in avanti si è verificato uno stallo. Di conseguenza, i titolari di diritti devono affrontare gravi sfide nella lotta contro la pirateria su Internet in Italia. Gli Stati Uniti sottolineano l'importanza di adottare misure per finalizzare e attuare le norme imposte dall'Agcom al fine di creare un meccanismo efficace contro tutti i tipi di pirateria su Internet".

"Gli Stati Uniti, inoltre, continuano ad essere preoccupati per i rapporti del Garante per la protezione dei dati personali italiano sul monitoraggio delle reti peer-to-peer. Incoraggiano ad adottare ulteriori misure per ridurre significativamente i ritardi nel deposito delle sentenze sulle proprietà intellettuali nei tribunali italiani e per garantire che i casi giungano a condanna definitiva".

L'Ustr si auspica una collaborazione duratura tra istituzioni statunitensi e italiane proprio nel tentativo di combattere la pirateria attraverso i circuiti online. Si attende anche la collaborazione delle commissioni parlamentari di inchiesta, visto che il loro apporto potrebbe rappresentare un'importante occasione per affermare l'importanza di una forte protezione della proprietà intellettuale in Italia.

Il rapporto 301, dunque, fotografa una situazione che per il 2013 non promette di essere molto diversa rispetto agli anni scorsi se non per il leggero peggioramento che abbiamo visto nei precedenti paragrafi, che potrebbe dipendere dalla flessione economica che attraversa il nostro paese e dalla conseguente riduzione del potere d'acquisto.

Sappiamo bene, purtroppo, che la pirateria in Italia incide soprattutto sul mondo del gaming PC, il che ha portato a un progressivo disinteresse da parte dei produttori videoludici stranieri nella commercializzazione e nella promozione dei videogiochi per PC in Italia.


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