"La gente dice cose sensazionali e radicali su Xiaomi prima di vedere i nostri prodotti dal vivo e provarli", sono le parole di Hugo Barra, ex di Google ingaggiato lo scorso anno da Xiaomi. La società è stata vessata nelle ultime ore da una serie di accuse non troppo velate, circa le affinità con Apple nel modo di operare.
Chiamata da molti la "Apple d'Oriente", Xiaomi ha utilizzato molti vezzi tipici della concorrente californiana durante la presentazione di ieri, dando un nuovo senso al nomignolo conquistato nel corso degli anni. Barra sostiene che la propria società non è una "supercloner", come è stata definita più volte nel corso degli ultimi periodi, ma che semplicemente si ispira "ai gruppi di designer più talentuosi al mondo".
Barra è chiaro quando sostiene che Mi 4 è estremamente differente da iPhone, sia come feature che come concetto di smartphone. A livello strutturale, l'ex esponente di Google cita lo spazio di separazione fra la cornice e la scocca del dispositivo, estremamente più sottile sul prodotto di Xiaomi, la vicinanza del vetro di protezione ai pixel dei cristalli liquidi, la curvatura degli angoli, ed anche i tasti fisici.
Ma anche sul versante software Mi 4 è estremamente diverso: "Il problema è che queste persone, che abitano nella Valley, non hanno accesso a nessuno dei nostri prodotti. Non hanno mai usato un dispositivo Xiaomi prima d'ora, non l'hanno nemmeno visto dal vivo. Leggono qualcosa a riguardo, ma non li hanno mai provati", sono le parole di Hugo Barra, che ha sposato la causa dei cinesi preferendo Xiaomi a Google. "Se prendi uno di questi dispositivi, lo accendi e lo provi, allora potrai iniziare a capire che quello che facciamo è decisamente unico".
È innegabile che talvolta Xiaomi si ispira anche in maniera troppo evidente alla società di Cupertino. Il produttore cinese ha spesso paragonato i propri prodotti con dispositivi analoghi della Mela, ma secondo Barra si tratta di un approccio tutto cinese: "Si ritiene che l'iPhone sia lo smartphone più bello in commercio, e quello con il design più curato. È naturale per noi paragonare quello che facciamo con il prodotto più bello disponibile sul mercato".
Inoltre, durante l'evento di presentazione di Mi 4 Lei Jun ha annunciato lo smartphone con un "One more thing" troppo semplice da ricondurre al compianto Steve Jobs di Apple, che ha subito generato un grosso vociare sulla rete. Secondo Barra si è trattato di uno scherzo: "Lei Jun aveva un sorriso sul volto quando lo ha detto, rimandando chiaramente al grande Steve Jobs, solo per divertirsi. Tutte le persone nella stanza sono cresciute guardando i keynote di Steve Jobs, amandoli... se chi ha lanciato le critiche si fosse trovato nella stanza avrebbe capito cosa stava succedendo, e avrebbe riso insieme a noi".
Insomma, Xiaomi non copia Apple, che rappresenta solamente un punto di riferimento secondo Hugo Barra. Questo sarebbe ben chiaro a tutti gli utenti se riuscissero a provare un dispositivo dei cinesi: la ricetta del successo di Xiaomi è, infatti, proprio questa: cercare di mettere i propri dispositivi nelle mani di più utenti possibile in modo da eliminare la fama negativa guadagnata nel corso degli anni dalla società, impropriamente secondo Barra.
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Hugo Barra di Xiaomi: 'Noi non copiamo, Apple è solo un'ispirazione
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