Il sabato del villaggio. Una delle fasi più "calde" del lancio di una nuova console è quella subito antecedente l'uscita vera e propria nei negozi. Poi, nel caso di console Nintendo, questo vale in maniera ancora più netta. Il colosso di Kyoto, infatti, tentenna sempre a rivelare le specifiche tecniche delle sue console, per cui hacker e giornalisti tecnologici si sbizzarriscono a divulgare dati più o meno veritieri per venire incontro alla fame di notizie che hanno i giocatori e i lettori in generale, con il risultato chiaramente che l'hype intorno al nuovo dispositivo schizza sui massimi livelli.
Tutti si chiedono se Wii U riuscirà a ripetere il successo della console che l'ha preceduta. Ma Wii, al momento, sembra irraggiungibile. Nintendo è riuscita a surclassare ogni record di vendite, al punto che nei primi mesi dal lancio comprare una Wii su eBay significava spendere anche mille euro. Chiaramente le cose non sono così con la nuova console lanciata lo scorso 18 novembre negli Usa e il 30 novembre in Europa, e ciò dipende principalmente dalle mutazioni che sono occorse nel mercato.
Tablet e smartphone la fanno da padroni, anche in ambito videoludico, offrendo alla famiglia, e ai genitori che vogliono comprare dei videogiochi per i figli, delle soluzioni estremamente valide, oltre che decisamente a buon mercato. Molti giochi su tablet e smartphone sono più "freschi" rispetto alle corrispettive versioni per sistemi domestici o portatili tradizionali, e oltretutto sono venduti a prezzo stracciato o addirittura hanno un modello di business free to play. Quindi, tutto ciò rende Apple e i produttori di soluzioni basate su Android i veri rivali di Nintendo, piuttosto che Microsoft o Sony, che rimangono invece focalizzate su un target leggermente diverso, più hardcore.
Per queste ragioni, Nintendo ha concentrato le sue attenzioni sul nuovo GamePad, una soluzione moderna e interessante in vari aspetti, attraverso la quale si intende rivoluzionare, e non sarebbe la prima volta guardando al mondo Nintendo, il tipo di interazione che si ha con i videogiochi. Il GamePad, dopo le prime sessioni di gioco, meraviglia grandemente per la sua reattività, visto che dare un qualsiasi input alla periferica vuol dire avere una conseguenza istantanea sullo schermo principale a cui è collegata l'unità centrale di Wii U.
La latenza sul controller è di un sessantesimo di secondo, quindi è in ritardo solamente di un frame, mentre i giochi girano a 60 frame per secondo, e questo è ben evidente durante le sessioni di gioco. Il GamePad può essere usato in diversi modi, in base alla creatività in termini di gameplay degli sviluppatori di giochi per Wii U. Come zaino di sopravvivenza in cui riporre tutte le mappe, gli strumenti, le armi e i rifornimenti che servono al giocatore per combattere gli zombi di Zombi U; o come BatComputer, in cui localizzare gli obiettivi, impostare i punti d'orientamento, migliorare le armi e gli equipaggiamenti, ottenere informazioni sui nemici, equipaggiare e personalizzare i gadget, in Batman Arkham City Armored Edition; o ancora come sistema di puntamento per indirizzare le frecce nel mini-gioco dedicato a Zelda di Nintendo Land; o per controllare un fantasma che deve sfuggire al raggio luminoso delle torce degli altri giocatori nel mini-gioco su Luigi's Mansion, sempre in Nintendo Land.
Il GamePad, d'altra parte, può lasciare un po' disorientato l'utente occidentale di tablet e affini. Ha una forma decisamente diversa rispetto al solito, è molto ingombrante, anche se non pesante, e non sempre veloce nei caricamenti. Per passare da una schermata all'altra del menu Wii U, infatti, bisogna sempre attendere qualche secondo di troppo e questo può creare un po' di frustrazione, anche perché questi caricamenti non sembrano giustificati. Inoltre, il display touch screen non è preciso come nel caso di altri dispositivi di ultima generazione, al punto che le azioni come i pinch to zoom non si possono realizzare. Per questo, dopo qualche minuto di utilizzo si preferisce rinunciare all'interfacciamento tramite le dita e ricorrere piuttosto al pennino, il quale è fornito in dotazione e può essere riposto nell'apposito alloggiamento che si trova nella parte superiore del GamePad.
A parte queste limitazioni, non si tratta, però, di un display da buttare, come vedremo nei test nelle pagine successive e attraverso i dati tecnici. Una caratteristica da segnalare riguarda, ad esempio, il fatto che non si perde nitidezza e i colori non risultano alterati anche se si guarda il display da posizione molto angolata. Se si considera l'uso frenetico che il giocatore tipo di Wii U farà del GamePad, questa componente risulta determinante.
Chiaramente i tecnici di Nintendo hanno sviluppato il GamePad tenendo bene in mente quali erano i loro obiettivi, e che tipo di uso ne avrebbe fatto l'utenza, ovvero un uso sensibilmente diverso da quello che si fa con un normale tablet. Curare la reattività e il mantenimento dell'alta qualità dell'immagine anche ad angolature critiche, quindi, sono stati due elementi su cui i tecnici nipponici si sono fortemente concentrati. Detto questo, però, esteticamente il GamePad potrebbe non incontrare i favori di parte del pubblico, perché ha delle forme per certi versi pacchiane, che ricordano più un oggetto vintage che un oggetto tecnologico all'avanguardia.