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LibreOffice 4.3.0

Written By Unknown on Kamis, 31 Juli 2014 | 23.05

scheda aggiornata 2 ore fa

Utility di produttività personale compatibile con la maggior parte delle suite office disponibili sul mercato; è completamente gratuita, disponibile per varie piattaforme e liberamente distribuibile.


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GameStop sta per lanciare una propria carta di credito

GameStop sembra stia preparando una propria carta di credito speciale, che dovrebbe essere disponibile entro la fine dell'anno. Alcuni documenti trapelati forniscono i seguenti dettagli.

La carta di credito consente ai clienti di fare acquisti, che aggiungono automaticamente punti nel programma PowerUp Rewards, consentendo loro di guadagnare punti molto più velocemente, per ottenere poi regali premio e sconti. 5000 punti sono assegnati a chi si iscrive con un abbonamento Base, mentre i membri Pro ne possono guadagnare 15000. Offerte esclusive saranno inoltre accessibili solo ai possessori di tale carta.

Una delle caratteristiche più sgradevoli che emerge subito dai documenti è però il tasso di interesse sulla carta, ben 26.99%, più del doppio della media di mercato del 13%. Probabilmente ci saranno possibilità di tariffe promozionali minori, ma stando alla documentazione, questo tasso dovrebbe essere quello standard.

L'azienda non ha formalmente annunciato la carta di credito, ma se i documenti sono autentici (come sembrerebbe) dovremmo sentirne parlare presto. Giusto qualche tempo fa avevamo fatto una riflessione sulla forza della distribuzione retail di Gamestop (che trovate qui).


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SIAE regala 22 iPhone, acqusitati in Francia, in segno di sfida ad Apple

Si apre con toni auto incensanti, quasi da Istituto Luce, il comunicato stampa che SIAE mette a disposizione a questo indirizzo, nel quale il nostro ente pubblico economico a base associativa per la protezione del diritto d'autore vuol mostrare di aver fatto un passo importante in difesa della tassa sull'equo compenso, cercando di deviare le colpe degli aumenti agli utenti sui produttori. Quanto sia grottesco tutto ciò si evince anche solo leggendo il comunicato, che cercheremo di citare nei passaggi degni di nota al fine di renderlo leggibile per il cittadino, non certo per gli abitanti di quel mondo in cui vivono poche persone completamente sconnesse da quello reale.

Alla mossa provocatoria di Apple (che ha alzato i prezzi dei suoi device con la scusa della copia privata) gli autori italiani rispondono con una conferenza stampa, stamane al Museo Teatrale del Burcardo, a Roma, ribadendo le loro giuste ragioni e regalando i preziosi cellulari (acquistati in Francia e pagati meno che in Italia) agli allievi di tre prestigiose scuole, l'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica Silvio d'Amico, il Centro Sperimentale di Cinematografia e il Dipartimento Jazz del Conservatorio di Santa Cecilia.

Un passo indietro, in breve: i paladini difensori della tassa sul diritto d'autore (SIAE e Ministro Franceschini su tutti) ci avevano rassicurato, utilizzando ogni mezzo possibile compresi i social, che il prezzo dei dispositivi soggetti ad equo compenso non sarebbero saliti sia perché la tassa spettava ai produttori, sia perché i prezzi sono imposti. A nulla sono valse le proteste di tutto il mondo che pensa e si muove nella vita reale, ed anche nozioni di microeconomia blande indicavano come l'aumento di sarebbe ritorto contro i consumatori. Per tutti, ma non per ministero e SIAE, che ora sono seccati perché le cose sono andate davvero così (era già successo nel 2009 col Decreto Bondi, non è una novità ed era da sapere).

Il direttore generale della Siae, Gaetano Blandini, ha fatto il punto sulle iniziative sull' equo compenso per la copia privata che ha portato, dopo la firma del decreto Franceschini sull' aumento delle tariffe, a un aumento dei prezzi da parte di Apple per i suoi dispositivi, indicando in fattura la dicitura ' tassa sul copyright' al posto di equo compenso. "Abbiamo comprato 22 Iphone a Nizza -ha dichiarato Blandini che ha dato un morso a una rotonda mela gialla a simboleggiare la sfida con l'azienda fondata da Steve Jobs- per dimostrare a tutti come in Francia, nonostante l' equo compenso per copia privata sia molto più alto che in Italia, i prezzi siano inferiori rispetto a quelli del nostro Paese. Questo è un fatto, non un'opinione discutibile. Io rappresento i quasi 100 mila associati Siae, tanti autori che provano a vivere coi frutti del loro lavoro e perciò difendo la libertà dei tantissimi creativi italiani.

Ecco quindi rispolverare un cavallo di battaglia che ha il sapore del disco rotto, che porta in dote la solita mole di faziosità e omissioni. In Francia c'è l'equo compenso e iPhone costa meno, sembra dire SIAE nell'intento di far emergere le colpe, tutte dei produttori, sviando, o meglio, tentando di sviare l'attenzione dall'assurdità dell'equo compenso in sé. Vero, costano meno, ma sono anche più basse le tasse, IVA in primis. Inoltre nessuno ha mai risposto a questa domanda (veniamo quindi alle omissioni): tolte Italia, Germania e Francia, perché non si considera quanto incide l'equo compenso nei rimanenti 25 paesi UE? Perché prendere a riferimento sono ed esclusivamente solo quello che fa comodo (ecco la faziosità) per rafforzare le proprie tesi? Apple scrive tassa sul copyright perché è una tassa. Assolutamente legittima è la tesi secondo cui gli autori debbano vivere coi frutti del proprio lavoro. Assurdo che a finanziarli siano i cittadini comuni che acquistano apparecchi che mai useranno per farsi una copia privata, ma sembra difficilissimo da ammettere.

Adesso vogliamo portare all'attenzione del Consiglio Nazionale Consumatori -sede adatta per discutere di questi temi- i rappresentanti di alcune società tecnologiche per fare in modo che i device, che sono anche e soprattutto dei prodotti culturali, siano sempre più a buon mercato e con le giuste garanzie per i consumatori. Non possiamo assistere senza far niente all'aumento dei profitti dei produttori che già lucrano abbondantemente sul prezzo di vendita". All' azione dimostrativa odierna, il dg Blandini, ha accompagnato tre lettere di diffida partite questa mattina e dirette alle tre sedi, in Usa, Italia e Olanda, del colosso americano, accusato di aver messo nero su bianco sulle sue ricevute l' impropria dicitura ' copyright levy' ovvero tassa sul diritto d' autore.

Il direttore generale SIAE Gaetano Blandini ha affermato di aver diffidato Apple con tre lettere indirizzate in USA, Italia e Olanda, per aver utilizzato la dicitura "copyright levy", "tassa sul copyright" nel caso italiano, presente nel riassuntivo del prezzo per il consumatore. Ora proviamo ad utilizzare un po' di buonsenso per fare un'altra previsione, visto che la prima volta ci abbiamo azzeccato un po' tutti, con l'eccezione di Ministro e SIAE: Apple modificherà la dicitura, SIAE griderà al trionfo, Apple incorporerà la cifra della tassa nel prezzo di produzione al prossimo giro di presentazione prodotti, non indicadolo quindi dettagliatamente. Pagheranno sempre e comunque i consumatori, senza però che tutto appaia davanti agli occhi. Piccola indicazione dal mondo reale: è quello che succede già da anni con tutti gli altri produttori.

A lanciare l'allarme sulla situazione del mondo della cultura è Gino Paoli, presidente della Siae: "C'è un attacco al Diritto d'Autore in tutto il mondo, ma il diritto d'autore è l'unico guadagno che gli artisti hanno. La creatività è uno dei beni più grossi che abbiamo, e dobbiamo far capire alla gente che l'equo compenso non è una tassa Siae ma un compenso legittimo all'autore, come ha stabilito la Corte di Giustizia Europea in numerose sentenze. Continuo a sentir parlare di Siae come un carrozzone burocratico ma nessuno racconta le nostre tante iniziative di solidarietà, andiamo a portare aiuto negli ospedali, nelle carceri, alle associazioni che lavorano coi disabili. E diamo borse di studio ai giovani talenti e contributi in denaro a tante manifestazioni".

Nessuno contesta la legittimità del diritto d'autore. Si contesta la modalità di raccolta, tipico di una rappresaglia, su ogni dispositivo in grado di leggere e/o registrare dati multimediali. Onorevoli alcune delle iniziative che SIAE rivendica, ci mancherebbe. Il problema è sulla raccolta di soldi in maniera grottesca, lo ripetiamo.


23.05 | 0 komentar | Read More

Tarantino, Nolan, Abrams: una cordata di registi si accorda per salvare le pellicole Kodak

L'avvento del digitale ha certamente rivoluzionato il mondo del cinema e il numero di produzioni che si affidano alla sola tecnologia fatta di bit per realizzare un film ha raggiunto un numero su cui in pochi avrebbero scommesso anche solo una decina di anni fa. C'è però una nutrita schiera di addetti ai lavori che preferisce ancora utilizzare la vecchia e fidata pellicola per le sue creazioni. Con l'abbandono del mercato delle pellicole cinematografiche da parte di Fujifilm - lo scorso anno - e i progetti per chiudere lo stabilimento di Rochester dove Kodak produce le sue pellicole dedicate al cinema, questa schiera ha però visto vacillare le sue sicurezze e messo in dubbio il futuro delle sue produzioni.

Kodak ha visto in meno di dieci anni crollare il mercato delle pellicole e in ambito cinematografico il suo fatturato è calato del 96%, passando da 12,4 miliardi di dollari ai 449 milioni di quest'anno: l'opzione di chiudere lo stabilimento e di ritirarsi dal mercato è stata quindi presa in seria considerazione.

La cordata guidata da Quentin Tarantino, Christopher Nolan, Judd Apatow, e J.J. Abrams ha però fatto pressioni sulle produzioni in modo che fosse raggiunto un accordo con il nuovo CEO Jeff Clarke: da un lato i registi si sono assicurati anni di forniture, dall'altro Kodak Eastman può contare su un minimo garantito di acquisti - il vero nodo dell'accordo - che permette di dare solidità alla produzione sul lungo termine. Gli studios si sono quindi impegnati a comprare un certo quantitativo di pellicola negli anni a venire, anche se al momento non sanno effettivamente quante produzioni decideranno di rimanere ancorate a questa tecnologia, ma perdere l'estro creativo di nomi come quelli che compongono la cordata era una prospettiva ben peggiore. "Si tratta senza dubbio di una forte esposizione finanziaria, ma penso che se non l'avessimo fatto, non avremmo potuto più guardare negli occhi alcuni dei nostri registi", ha commentato Bob Weinstein, co-chairman di Weinstein Co.


Quentin Tarantino sul set di Bastardi senza Gloria, girato in pellicola - Weinstein Company/Everett Collection

Di sicuro J.J. Abrams in questo momento di pellicola ne sta consumando a fiumi: Star Wars Episode VII è infatti girato proprio di questi tempi a pellicola. Judd Apatow, che attualmente sta girando a pellicola la sua commedia Trainwreck, prevista per il 2015 e che vede nel cast Daniel Radcliffe e Tilda Swinton, ha dichiarato: "C'è della magia nella grana e nella qualità dei colori che ottieni quando giri in pellicola".


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SIAE regala 22 iPhone, acquistati in Francia, in segno di sfida ad Apple

Si apre con toni auto incensanti, quasi da Istituto Luce, il comunicato stampa che SIAE mette a disposizione a questo indirizzo, nel quale il nostro ente pubblico economico a base associativa per la protezione del diritto d'autore vuol mostrare di aver fatto un passo importante in difesa della tassa sull'equo compenso, cercando di deviare le colpe degli aumenti agli utenti sui produttori. Quanto sia grottesco tutto ciò si evince anche solo leggendo il comunicato, che cercheremo di citare nei passaggi degni di nota al fine di renderlo leggibile per il cittadino, non certo per gli abitanti di quel mondo in cui vivono poche persone completamente sconnesse da quello reale.

Alla mossa provocatoria di Apple (che ha alzato i prezzi dei suoi device con la scusa della copia privata) gli autori italiani rispondono con una conferenza stampa, stamane al Museo Teatrale del Burcardo, a Roma, ribadendo le loro giuste ragioni e regalando i preziosi cellulari (acquistati in Francia e pagati meno che in Italia) agli allievi di tre prestigiose scuole, l'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica Silvio d'Amico, il Centro Sperimentale di Cinematografia e il Dipartimento Jazz del Conservatorio di Santa Cecilia.

Un passo indietro, in breve: i paladini difensori della tassa sul diritto d'autore (SIAE e Ministro Franceschini su tutti) ci avevano rassicurato, utilizzando ogni mezzo possibile compresi i social, che il prezzo dei dispositivi soggetti ad equo compenso non sarebbero saliti sia perché la tassa spettava ai produttori, sia perché i prezzi sono imposti. A nulla sono valse le proteste di tutto il mondo che pensa e si muove nella vita reale, ed anche nozioni di microeconomia blande indicavano come l'aumento di sarebbe ritorto contro i consumatori. Per tutti, ma non per ministero e SIAE, che ora sono seccati perché le cose sono andate davvero così (era già successo nel 2009 col Decreto Bondi, non è una novità ed era da sapere).

Il direttore generale della Siae, Gaetano Blandini, ha fatto il punto sulle iniziative sull' equo compenso per la copia privata che ha portato, dopo la firma del decreto Franceschini sull' aumento delle tariffe, a un aumento dei prezzi da parte di Apple per i suoi dispositivi, indicando in fattura la dicitura ' tassa sul copyright' al posto di equo compenso. "Abbiamo comprato 22 Iphone a Nizza -ha dichiarato Blandini che ha dato un morso a una rotonda mela gialla a simboleggiare la sfida con l'azienda fondata da Steve Jobs- per dimostrare a tutti come in Francia, nonostante l' equo compenso per copia privata sia molto più alto che in Italia, i prezzi siano inferiori rispetto a quelli del nostro Paese. Questo è un fatto, non un'opinione discutibile. Io rappresento i quasi 100 mila associati Siae, tanti autori che provano a vivere coi frutti del loro lavoro e perciò difendo la libertà dei tantissimi creativi italiani.

Ecco quindi rispolverare un cavallo di battaglia che ha il sapore del disco rotto, che porta in dote la solita mole di faziosità e omissioni. In Francia c'è l'equo compenso e iPhone costa meno, sembra dire SIAE nell'intento di far emergere le colpe, tutte dei produttori, sviando, o meglio, tentando di sviare l'attenzione dall'assurdità dell'equo compenso in sé. Vero, costano meno, ma sono anche più basse le tasse, IVA in primis. Inoltre nessuno ha mai risposto a questa domanda (veniamo quindi alle omissioni): tolte Italia, Germania e Francia, perché non si considera quanto incide l'equo compenso nei rimanenti 25 paesi UE? Perché prendere a riferimento sono ed esclusivamente solo quello che fa comodo (ecco la faziosità) per rafforzare le proprie tesi? Apple scrive tassa sul copyright perché è una tassa. Assolutamente legittima è la tesi secondo cui gli autori debbano vivere coi frutti del proprio lavoro. Assurdo che a finanziarli siano i cittadini comuni che acquistano apparecchi che mai useranno per farsi una copia privata, ma sembra difficilissimo da ammettere.

Adesso vogliamo portare all'attenzione del Consiglio Nazionale Consumatori -sede adatta per discutere di questi temi- i rappresentanti di alcune società tecnologiche per fare in modo che i device, che sono anche e soprattutto dei prodotti culturali, siano sempre più a buon mercato e con le giuste garanzie per i consumatori. Non possiamo assistere senza far niente all'aumento dei profitti dei produttori che già lucrano abbondantemente sul prezzo di vendita". All' azione dimostrativa odierna, il dg Blandini, ha accompagnato tre lettere di diffida partite questa mattina e dirette alle tre sedi, in Usa, Italia e Olanda, del colosso americano, accusato di aver messo nero su bianco sulle sue ricevute l' impropria dicitura ' copyright levy' ovvero tassa sul diritto d' autore.

Il direttore generale SIAE Gaetano Blandini ha affermato di aver diffidato Apple con tre lettere indirizzate in USA, Italia e Olanda, per aver utilizzato la dicitura "copyright levy", "tassa sul copyright" nel caso italiano, presente nel riassuntivo del prezzo per il consumatore. Ora proviamo ad utilizzare un po' di buonsenso per fare un'altra previsione, visto che la prima volta ci abbiamo azzeccato un po' tutti, con l'eccezione di Ministro e SIAE: Apple modificherà la dicitura, SIAE griderà al trionfo, Apple incorporerà la cifra della tassa nel prezzo di produzione al prossimo giro di presentazione prodotti, non indicadolo quindi dettagliatamente. Pagheranno sempre e comunque i consumatori, senza però che tutto appaia davanti agli occhi. Piccola indicazione dal mondo reale: è quello che succede già da anni con tutti gli altri produttori.

A lanciare l'allarme sulla situazione del mondo della cultura è Gino Paoli, presidente della Siae: "C'è un attacco al Diritto d'Autore in tutto il mondo, ma il diritto d'autore è l'unico guadagno che gli artisti hanno. La creatività è uno dei beni più grossi che abbiamo, e dobbiamo far capire alla gente che l'equo compenso non è una tassa Siae ma un compenso legittimo all'autore, come ha stabilito la Corte di Giustizia Europea in numerose sentenze. Continuo a sentir parlare di Siae come un carrozzone burocratico ma nessuno racconta le nostre tante iniziative di solidarietà, andiamo a portare aiuto negli ospedali, nelle carceri, alle associazioni che lavorano coi disabili. E diamo borse di studio ai giovani talenti e contributi in denaro a tante manifestazioni".

Nessuno contesta la legittimità del diritto d'autore. Si contesta la modalità di raccolta, tipico di una rappresaglia, su ogni dispositivo in grado di leggere e/o registrare dati multimediali. Onorevoli alcune delle iniziative che SIAE rivendica, ci mancherebbe. Il problema è sulla raccolta di soldi in maniera grottesca, lo ripetiamo.


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Huawei terzo produttore al mondo, Samsung e Apple perdono terreno a favore dei cinesi

Man mano che i produttori cinesi si addentrano nei mercati occidentali, si registrano risultati sempre più incoraggianti per questi brand, o preoccupanti, dal punto di vista di Samsung e Apple. I due colossi devono iniziare a provvedere all'impennata nelle vendite dei cinesi, considerando che mostrano ancora una volta cifre in declino dal punto di vista delle percentuali di quote di mercato globali.

Il tutto a favore di Huawei e Lenovo, produttori cinesi che rosicchiano, ogni trimestre, qualche punto percentuale alle due realtà leader del settore degli smartphone. Basandoci sui nuovi dati rilasciati dalla IDC, nel secondo trimestre 2014 sono stati distribuiti sul mercato 295,3 milioni di unità, valore record per il settore. L'aumento è del 23,1% rispetto alle cifre dello stesso periodo dello scorso anno, e del 2,6% dall'ultimo trimestre.

Un aumento pilotato dalla "crescente domanda per il mobile computing" e dalla "abbondante richiesta di smartphone a basso costo". Le spedizioni supereranno per la prima volta nella storia quota 300 milioni entro il prossimo trimestre, andando a superare una vetta mai esplorata prima d'ora. Nonostante i numeri indubbiamente incoraggianti, e la crescita di spedizioni unitarie da parte di Apple e Samsung, le due società devono iniziare a temere seriamente i concorrenti cinesi.

IDC: settore smartphone, quote di mercato secondo trimestre 2014

Huawei e Lenovo rosicchiano ancora una volta terreno ai due colossi, in cui la prima ha addirittura raddoppiato il volume di vendite rispetto allo scorso anno. Samsung perde circa il 7% delle quote di mercato, mentre Apple poco più dell'1%. Dall'altra parte, le aziende orientali mostrano valori in netto rialzo, soprattutto per Huawei che passa dal 4,3 al 6,9%, mentre Lenovo migliora leggermente, dal 4,7 al 5,4%. Anche LG mostra risultati in leggero declino dal punto di vista delle quote di mercato.

Una situazione che si manifesta in un periodo in cui Samsung avrebbe dovuto presentare numeri senza dubbio più convincenti, soprattutto dopo il rilascio di Galaxy S5. Secondo IDC, inoltre, nel prossimo trimestre LG potrebbe essere scalzata dalla sua quinta posizione, a favore di un ulteriore brand cinese.

Fra le società in grado di farlo troviamo Xiaomi, che di recente ha superato Apple nel mercato cinese, occupandone la seconda posizione. I risultati non sono così negativi comunque per il gigante di Cupertino che, secondo IDC, riesce a vendere bene in Brasile, Russia, India e Cina, segnale della sua forte presenza nei mercati in forte crescita nel settore degli smartphone.


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Avira AntiVir Rescue System

scheda aggiornata 1 ora fa

Avira AntiVir Rescue System è un'applicazione basata su sistema operativo Linux che permette di accedere ad un PC che viceversa non potrebbe completare la fase di boot con il sistema operativo installato. Questo permette, quantomeno in teoria, di riparare il sistema danneggiato, ricuperare i dati o eseguire una scansione completa per rilevare eventuali infezioni da virus.


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Google rilascia la nuova beta di Chrome per Android con Material Design

Written By Unknown on Sabtu, 26 Juli 2014 | 23.59

Come era forse facilmente prevedibile, prima del rilascio ufficiale da parte di Google dell'aggiornamento ad Android L, le app proprietarie della stessa Google saranno aggiornate per permettere al coloso di Mountain View di dotare della stessa impostazione grafica della quale sarà dotato tutto il nuovo sistema operativo.

Dopo che nel corso della giornata di ieri erano apparse le prime immagini della nuova versine dello store Google Play vengono così resi pubblici anche i primi screenshot relativi al nuovo borwser Chrome.

Il redesign dell'applicazione per la navigazione internet porta sul browser proprietario del produttore californiano il Material Design, che da qui a qualche tempo caratterizzerà ogni software legato a Google.

Ingrandito lo spazio occupato dalla barra di ricerca e semplificato il login. Non mancano anche miglioramenti nella struttura del software, che dovrebbero migliorare le prestazioni e risolvere alcuni bug e problemi delle versioni precedenti.

L'app aggiornata è già disponibile sul Play Store per l'installazione manuale, siamo tuttavia convinti che il browser verrà presto aggiornato automaticamente per tutti.


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Bromium Labs: è Internet Explorer il software più vulnerabile del 2014

Nel precedente report di Bromium Labs, Java occupava la prima posizione fra i software del web con più vulnerabilità. Il numero delle falle di sicurezza della piattaforma di Oracle si è tuttavia ridotto considerevolmente, non presentando alcun exploit zero-day nella prima metà del 2014.

I nuovi dati arrivano dal report "Endpoint Exploitation Trends H1 2014" di Bromium Labs, che specifica che chi ha eseguito gli attacchi nel lasso di tempo analizzato ha preferito concentrare i propri sforzi verso i web browser, fra cui il "preferito" è risultato Internet Explorer. La società scrive che il risultato positivo di Java è da addurre a molteplici motivazioni: le applet richiedono l'attivazione esplicita da parte degli utenti, specie per le vecchie versioni delle runtime, "quindi diventa sempre più difficile far leva su questo vettore d'attacco".

Bromium Labs, vulnerabilità dei software 2014

"È evidente che chi attacca continua a focalizzare le proprie attenzioni sulle applicazioni sempre connesse ad internet, ma c'è un tema sempre comune. Colplire gli utenti finali", ha continuato Bromium Labs sul post pubblicato. Soggetto a frequenti aggiornamenti di sicurezza (molti dei quali rilasciati all'interno delle Patch Tuesday mensili), Internet Explorer è stata l'applicazione più "vulnerabile" della prima metà del 2014, precedendo Firefox, Chrome, Java, Adobe Flash, Adobe Reader e Microsoft Office, secondo i dati pubblicati da Bromium Labs.

Le analisi indicano che le vulnerabilità di Internet Explorer di Microsoft sono aumentate più del 100% dal 2013, "un trend sottostimato" per via del minor tempo impiegato dalla società per il rilascio delle nuove patch di sicurezza. Nel comunicato si cita l'uso crescente di una pratica chiamata action script spray, che consente il lancio di attacchi ASVM. Attraverso le procedure, è sostanzialmente possibile eseguire codice malevolo da remoto, controllando e gestendo quanto presente sulla memoria del sistema.

Secondo Bromium Labs, Internet Explorer continuerà ad essere la vittima preferita degli hacker: "Gli utenti finali rimangono la preoccupazione principale per i professionisti della sicurezza dei dati perché sono i più mirati e suscettibili agli attacchi", ha detto Rahul Kashyap, chief security architect di Bromium. "I web browser rappresentano da sempre il mezzo preferito per gli attacchi, ma solo adesso stiamo vedendo che non solo gli hacker diventano sempre più abili nel colpire Internet Explorer, ma che lo fanno anche più spesso".


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Google e la genetica, Nvidia Shield Tablet, Serie A TIM in Fifa 15 in TGtech

TGtech oggi si apre con Google che si butta nella genetica e lancia un faraonico progetto: ce ne parla Alessandro Bordin nel suo servizio. La parola passa poi a Paolo Corsini, che fa il punto sul momento di Microsoft e sull'intenzione di unire tutte le piattaforme Windows sotto un unica piattaforma di sviluppo.

Nino Grasso ha invece seguito la vicenda della 'stangatina' di Vodafone e TIM e ci parla di PhoneFunky, l'app che promette di offrire gratis i servizi che da qualche giorno i due operatori hanno messo a pagamento. In campo fotografico invece Pentax ha annunciato il prezzo della sua nuova bridge Pentax X-G1 che sarà nei negozi a fine agosto a €319 di listino, ci dice tutto Roberto Colombo.

In chiusura Rosario Grasso è tornato tutto pimpante dalla sede della Lega Calcio di Milano dove EA Sports e Serie A TIM hanno annunciato lo sbarco della serie A italiana in Fifa 15. Rosario parla anche di Nvidia Shield Tablet, che raccoglie l'eredità dell'infruttuosa console portatile e punta sull'ampio display di un tablet e sul processore Tegra K1.


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Amazon Fire Phone teardown: accolto male dalla critica, peggio da iFixit

La critica statunitense accoglie spesso con molto fervore i prodotti realizzati in patria, ma non è stato il caso di Amazon Fire Phone. Dopo essere stato il protagonista delle prime recensioni non proprio positive, lo smartphone è passato sotto i ferri di iFixit, che ne ha realizzato il consueto teardown.

Amazon Fire Phone teardown

Neanche la valutazione della società di riparazioni ha raggiunto la sufficienza: Fire Phone di Amazon è un groviglio di cavi e connettori, che rendono difficile il disassemblaggio, e non aiuta nemmeno la "non modularità" della componentistica integrata. Il Repairability Score è impietoso: 3 su 10 per il dispositivo di Amazon.

L'unico aspetto positivo nell'assemblaggio di Fire Phone riscontrato da iFixit è relativo all'uso di viti non proprietarie, preferito al più tradizionale collante di cui abusano i concorrenti del settore. Sono state molte, invece, le perplessità di fronte alle procedure: "Tonnellate di cavi e connettori rendono lo smontaggio tedioso, e il riassemblaggio difficile", è uno fra i motivi per cui iFixit ha optato per un voto negativo.

Le quattro fotocamere per la valutazione della prospettiva sono, inoltre, incollate al display: in altre parole, in caso di rottura dello schermo bisognerà sostituirle tutte, o procedere al disassemblaggio di ogni singola unità, riscaldando il pannello e tagliando i connettori necessari. In caso contrario, il costo per la sostituzione sarà ben più elevato.

Di seguito riportiamo la galleria con le foto più salienti pubblicate dal servizio.


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Huawei annuncia Ascend G730, dual sim di fascia media a 229 euro

Nel corso del pomeriggio di ieri, con un comunicato stampa ufficiale, Huawei ha annunciato la disponibilità nel mercato italiano del nuovo Ascend G730, uno smartphone dual-sim che si inserisce nella fascia media del mercato con un prezzo abbastanza interessante.

Il nuovo Huawei Ascend G730 offre un display da ben 5,5 pollici a risoluzione 960x540 pixel, sicuramente non il display più definito ad oggi in commercio ma è comunque un buon compromesso per la fascia di prezzo in cui si inserisce. All'interno della scocca, interamente realizzata in plastica, troviamo un processore Mediatek quad-core operante alla massima frequenza di 1,3 GHz.

Il processore è affiancato in questa soluzione da 1 GB di memoria RAM e 4 GB di memoria ROM, ovviamente espandibile tramite schede microSD fino a 32 GB. La fotocamera posteriore offre una risoluzione di 5 megapixel mentre quella frontale solo 0,3 megapixel. La batteria interna removibile è da 2.300 mAh, mentre il sistema operativo é ovviamente Android, in questo caso nella sua versione 4.2 Jelly Bean, personalizzato con l'interfaccia proprietaria Emotion UI.

Huawei Ascend G730 è già disponibile online e nei negozi fisici in due colorazioni, bianco e nero, ad un prezzo di 229 euro tasse e sovvenzioni incluse.


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Google celebra il primo compleanno di Chromecast con un regalo, ma solo negli USA

"Oggi il nostro piccolo, Chromecast, celebra un anno", è così che Google annuncia il primo anno di vita del dongle HDMI, venduto per "milioni di unità" e sbarcato negli scorsi mesi anche in Italia. Al prezzo di 35€, Chromecast è un prodotto molto interessante che consente di trasformare qualsiasi televisore in una smart TV.

Chromecast, primo anniversario

Dal lancio, "il tasto Cast è stato premuto più di 400 milioni di volte", secondo quanto riporta la società, che conferma ancora una volta il grosso successo di pubblico del dongle proprietario. Da allora molte cose sono cambiate: Google ha inviato i primi SDK agli sviluppatori, che ne hanno implementato il supporto all'interno delle proprie applicazioni.

Per il futuro di Chromecast ci si aspetta la possibilità di effettuare il mirroring di qualsiasi immagine riprodotta dal dispositivo mobile collegato al dongle, per la visualizzazione sul televisore. Il device è attualmente disponibile in 20 nazioni diverse, all'interno di 30.000 negozi.

Per celebrare l'evento, Google ha offerto in regalo 90 giorni di abbonamento su Google Play Music All Access ai possessori di Chromecast, esclusivamente a chi non ha utilizzato in precedenza il servizio musicale. La promozione è tuttavia valida solo all'interno dei confini americani, e si può partecipare dal 24 luglio al 30 settembre 2014.


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Primo trailer di Halo: Nightfall

Sebbene la chiusura degli XBox Entertainment Studios dovrebbe essere ormai certa, Microsoft continua ad andare avanti con uno dei più grandi progetti affidati a questa sua filiale.

343 Industries, dal palco del San Diego Comic-Con, ha regalato un assaggio di Halo: Nightfall, mini serie prodotta nientemeno che da Ridley Scott: il primo trailer rivela alcuni dei nuovi membri del cast e offre uno scorcio nella storia collocata temporalmente tra Halo 4 e Halo 5: Guardians in arrivo il prossimo anno.

Jameson Locke è un agente della Office of Naval Intelligence che si ritrova nel mezzo di un attacco biologico: in una miniera è stato scoperto un elemento che, da solo, può uccidere esseri umani. La ONI viene mandata in missione per distruggerlo, prima che una fazione criminale se ne impossessi per i suoi scopi: la loro ricerca li porta ad un antico artefatto alieno, che culminerà in uno scontro per la sopravvivenza. Locke è il primo personaggio mostrato, e 343 ha rivelato che giocherà un ruolo importante in Halo 5.

Halo: Nightfall arriverà a novembre e verrà incluso come contenuto di Halo: The Master Chief Collection.


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LG G3 guida i coreani verso risultati record per il secondo trimestre dell'anno

Written By Unknown on Kamis, 24 Juli 2014 | 23.04

LG annuncia valori record nell'analisi dell'andamento trimestrale della società. La crescita è nell'ordine dei 165 punti percentuali per quanto riguarda l'utile netto rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, grazie alle forti vendite nei settori mobile e dell'intrattenimento digitale.

LG G3

Nel Q2 2014 LG Electronics fa registrare un utile netto di 399,8 milioni di dollari e un utile operativo di 588 milioni di dollari, con un aumento del 26,5% su base annua. Queste cifre si ottengono su un bilancio consolidato di 14,93 miliardi di dollari, in aumento del 7,7% rispetto al precedente trimestre.

LG deve grossa parte del suo recente successo alla divisione Mobile Communications, che ha distribuito sul mercato 14,5 milioni di unità (valore record per la società) nel secondo trimestre del 2014, con un aumento del 20% rispetto all'anno scorso. Uno smartphone su tre, fra quelli venduti da LG, supporta le tecnologie di rete LTE. Le vendite della divisione mobile di LG generano un fatturato di 3,51 miliardi di dollari, con un utile operativo di 83,4 milioni.

"Gran parte del successo è dovuto all'iniziale popolarità di LG G3 nel mercato coreano e alle forti vendite della famiglia di smartphone Serie L III", ha scritto la società riportando i dati di mercato del trimestre. "LG sta lavorando sulla distribuzione globale di G3 e sull'introduzione di nuovi prodotti per il mercato di massa nella seconda metà dell'anno, incluse altre varianti di LG G3, come il nuovo G3 Beat (o G3 S per il nostro mercato), o altri dispositivi della Serie L".

Molto forte anche la divisione Home Entertainment di LG, che genera il grosso del fatturato della società: nello specifico, la divisione del produttore sudcoreano relativa a TV, monitor e altri prodotti multimediali ha realizzato un fatturato di 4,94 miliardi di dollari (in crescita del 3% rispetto allo scorso trimestre), per un utile operativo di 150 milioni di dollari, con un aumento del 64,9% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.

Valori che non impensieriscono la connazionale Samsung, capace di ben altri numeri, ma che presentano una forte crescita, con valori record per il settore degli smartphone. Di contro, Samsung sta attraversando un trend poco positivo, non mostrandosi in grado di ripetere il successo dei periodi immediatamente precedenti.


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Utilu Mozilla Firefox Collection

scheda aggiornata 2 ore fa

Utilu Mozilla Firefox Collection permette di installare in modo indipendente differenti versioni del browser Mozilla Firefox. La disponibilità di differenti versioni di questo browser permette di verificare facilmente la compatibilità delle proprie pagine web anche con versioni di browser disponibili da tempo per il download.


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Fifa 15: accordo di collaborazione tra EA Sports e Serie A TIM

Electronic Arts e Lega Serie A hanno annunciato l'accordo di collaborazione che inserirà ufficialmente la Serie A TIM all'interno della nuova edizione del titolo di EA SPORTS. Questo comporterà l'implementazione di loghi e tornei ufficiali, introduzioni animate, il trofeo del campionato fedelmente riprodotto e kit aggiornati in ogni dettaglio.

Serie A TIM in Fifa 15

Naturalmente ci saranno ancora le 20 squadre della Serie A, che "da oggi saranno rese ancora più ufficiali dalla presenza della Serie A TIM", secondo quanto si legge nel comunicato stampa.

La Serie A TIM è uno dei più importanti e seguiti campionati calcistici del mondo. Fondata nel 1898, a girone unico dalla stagione 1929-1930, si prepara a compiere 85 anni.

"Essere al fianco di un partner di fama internazionale come EA SPORTS certifica e consolida la forza del nostro calcio", ha commentato il Presidente della Lega Serie A, Maurizio Beretta. "FIFA 15 ci consentirà di affermare il nostro brand nel settore dei giochi elettronici a livello mondiale e darà agli appassionati la possibilità di divertirsi con un'esperienza unica, scendendo in campo nel campionato per provare a conquistare la Coppa di Campione d'Italia". Fra gli ospiti della giornata anche Pierluigi Pardo, il nuovo telecronista di Fifa 15.

Fra i contenuti a tema ci saranno tutti gli scudetti, il pallone ufficiale della Serie A e le magliette riprodotte nei minimi particolari. Inoltre, per chi prenota Fifa 15 a partire da oggi sarà possibile richiedere la copertina celebrativa della Lega Serie A.

Abbiamo molti altri contenuti da condividere con voi a proposito di questa giornata in Lega, per cui Stay Tuned!


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Hugo Barra di Xiaomi: 'Noi non copiamo, Apple è solo un'ispirazione

"La gente dice cose sensazionali e radicali su Xiaomi prima di vedere i nostri prodotti dal vivo e provarli", sono le parole di Hugo Barra, ex di Google ingaggiato lo scorso anno da Xiaomi. La società è stata vessata nelle ultime ore da una serie di accuse non troppo velate, circa le affinità con Apple nel modo di operare.

Hugo Barra di Xiaomi

Chiamata da molti la "Apple d'Oriente", Xiaomi ha utilizzato molti vezzi tipici della concorrente californiana durante la presentazione di ieri, dando un nuovo senso al nomignolo conquistato nel corso degli anni. Barra sostiene che la propria società non è una "supercloner", come è stata definita più volte nel corso degli ultimi periodi, ma che semplicemente si ispira "ai gruppi di designer più talentuosi al mondo".

Barra è chiaro quando sostiene che Mi 4 è estremamente differente da iPhone, sia come feature che come concetto di smartphone. A livello strutturale, l'ex esponente di Google cita lo spazio di separazione fra la cornice e la scocca del dispositivo, estremamente più sottile sul prodotto di Xiaomi, la vicinanza del vetro di protezione ai pixel dei cristalli liquidi, la curvatura degli angoli, ed anche i tasti fisici.

Ma anche sul versante software Mi 4 è estremamente diverso: "Il problema è che queste persone, che abitano nella Valley, non hanno accesso a nessuno dei nostri prodotti. Non hanno mai usato un dispositivo Xiaomi prima d'ora, non l'hanno nemmeno visto dal vivo. Leggono qualcosa a riguardo, ma non li hanno mai provati", sono le parole di Hugo Barra, che ha sposato la causa dei cinesi preferendo Xiaomi a Google. "Se prendi uno di questi dispositivi, lo accendi e lo provi, allora potrai iniziare a capire che quello che facciamo è decisamente unico".

È innegabile che talvolta Xiaomi si ispira anche in maniera troppo evidente alla società di Cupertino. Il produttore cinese ha spesso paragonato i propri prodotti con dispositivi analoghi della Mela, ma secondo Barra si tratta di un approccio tutto cinese: "Si ritiene che l'iPhone sia lo smartphone più bello in commercio, e quello con il design più curato. È naturale per noi paragonare quello che facciamo con il prodotto più bello disponibile sul mercato".

One more thing: evento di presentazione di Xiaomi Mi 4

Inoltre, durante l'evento di presentazione di Mi 4 Lei Jun ha annunciato lo smartphone con un "One more thing" troppo semplice da ricondurre al compianto Steve Jobs di Apple, che ha subito generato un grosso vociare sulla rete. Secondo Barra si è trattato di uno scherzo: "Lei Jun aveva un sorriso sul volto quando lo ha detto, rimandando chiaramente al grande Steve Jobs, solo per divertirsi. Tutte le persone nella stanza sono cresciute guardando i keynote di Steve Jobs, amandoli... se chi ha lanciato le critiche si fosse trovato nella stanza avrebbe capito cosa stava succedendo, e avrebbe riso insieme a noi".

Insomma, Xiaomi non copia Apple, che rappresenta solamente un punto di riferimento secondo Hugo Barra. Questo sarebbe ben chiaro a tutti gli utenti se riuscissero a provare un dispositivo dei cinesi: la ricetta del successo di Xiaomi è, infatti, proprio questa: cercare di mettere i propri dispositivi nelle mani di più utenti possibile in modo da eliminare la fama negativa guadagnata nel corso degli anni dalla società, impropriamente secondo Barra.


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Driver Booster

scheda aggiornata 1 ora fa

Con Drive Booster è possibile tenere aggiornati i driver del proprio PC basta un click per avviare la scansione e in seguito autorizzare l'installazione di aggiornamenti. È disponibile anche una versione di prodotto distribuita con licenza commerciale che amplia le funzionalità e offre supporto.


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Sony Xperia Z3: le specifiche tecniche secondo fonti affidabili

È da tempo che si parla del successore di Sony Xperia Z2, nonostante quest'ultimo sia sul mercato da pochi mesi. Il flusso irrefrenabile di rumor continua sui dispositivi blasonati, spesso proveniente da fonti che nel corso del tempo si sono fatte una certa fama per quanto concerne l'attendibilità delle speculazioni rilasciate.

Sony Xperia Z3Sony Xperia Z3

Fra queste troviamo @evleaks, canale da cui è arrivato un numero decisamente elevato di rumor che si sono poi confermati come veritieri. Il celebre leaker ha divulgato di recente le specifiche tecniche del prossimo Sony Xperia Z3, che potrebbe vedere la luce il prossimo mese di settembre, periodo che si preannuncia come particolarmente frizzante all'interno del settore degli smartphone.

Secondo evleaks, Xperia Z3 utilizzerà un display da 5,15" a risoluzione Full HD, leggermente più piccolo del pannello da 5,2" dell'attuale top di gamma. Al suo interno troveremo il processore Qualcomm Snapdragon 801 da 2,4GHz, con GPU Adreno 330 e 3GB di RAM. Lo storage integrato sarà da 16GB, mentre le due fotocamere saranno da 20,7 e 2,1MP, rispettivamente per i moduli posteriore e frontale. Sony Xperia Z3 verrà fornito con la versione 4.4.4 di Android KitKat.

Di recente sono state pubblicate alcune foto dello smartphone, che mostrano un design non troppo diverso da Xperia Z2, con un profilo leggermente ridotto di soli 7mm. Nonostante l'affidabilità delle fonti, non possiamo confermare quanto emerso fino al rilascio di informazioni ufficiali da parte della società, non attese, tuttavia, prima di settembre.


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Videogiochi esperienza spirituale?La storia del ragazzino che ha giocato con il 'fantasma' del padre

Perdere da giovani un genitore è sicuramente uno shock, ma in certi casi i videogiochi possono allievare il dolore. A tal proposito, ha riscosso molti consensi sulla rete la storia che ha raccontato un ragazzo nella sezione commenti di Youtube.

Si discuteva del fatto se i videogiochi possono anche essere un'esperienza spirituale e colui che ha il nickname 00WARTHERAPY00 ha raccontato della passione per i videogiochi che ha condiviso con il padre prima della morte del genitore e di come ha fatto a rincontrarlo grazie alla modalità 'fantasma' di un gioco di guida.

"Quando avevo quattro anni mio padre mi comprò una Xbox", scrive 00WARTHERAPY00. "Dal 2001 in poi mi sono divertito moltissimo insieme a lui a giocare tantissimi giochi. Questo è durato fino alla sua morte, quando avevo 6 anni. Non sono più riuscito a toccare quella console per i successivi 10 anni".

"Ma quando sono riuscito a farlo ho notato qualcosa che avevo dimenticato. Giocavamo insieme soprattutto a un gioco, Rally Sports Challenge, molto carino per l'epoca in cui è uscito. E dopo averlo ripreso mi sono imbattuto in un 'fantasma', letteralmente".

"Come sa chi gioca con i titoli di guida, quando si realizza il miglior tempo questo viene registrato e riproposto come se un pilota fantasma guidasse quella macchina. Un giorno ho caricato quel fantasma e stavo per sconfiggerlo, ovvero stavo per realizzare un tempo migliore di quello che fece segnare mio padre. Ma quando sono giunto in prossimità della linea del traguardo ho rallentato e mi sono lasciato superare dal fantasma. L'ho fatto per evitare di perdere quell'ultimo ricordo tangibile di mio padre".

La storia di questo ragazzino è stata ripresa tante volte nei commenti di Youtube e molti si sono detti commossi. Ma è poi rimbalzata su diversi network videoludici, arrivando fino in Asia e diventando definitivamente virale. Ve l'abbiamo riproposta perché ancora una volta esalta la portata del media videoludico.


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PS4 ancora avanti a Xbox One nelle vendite nonostante il cambio di prezzo

Written By Unknown on Sabtu, 19 Juli 2014 | 23.59

Nonostante l'annuncio di Microsoft, con il quale si rivendicava un raddoppio delle vendite per Xbox One dopo la rinuncia a Kinect, PS4 rimane la console più venduta negli Stati Uniti. Lo rivelano i dati divulgati da Npd sulle vendite di hardware videoludici negli Usa nel mese di giugno.

PS4 vs Xbox One

Le vendite di hardware hanno superato i 292 milioni di dollari, in crescita del 106% rispetto ai 142 milioni del mese di giugno 2013. La crescita è stata trainata quasi esclusivamente dalle vendite delle nuove console domestiche, e compensa con grande disinvoltura il calo che si è verificato nel settore delle console portatili.

Subito dopo la pubblicazione dei dati, Sony ha annunciato che PS4 è la console più venduta negli Stati Uniti per il sesto mese consecutivo. Stranamente, però, Npd non ha confermato direttamente questo dato, a differenza di quanto aveva fatto nei mesi precedenti. Ciò potrebbe far pensare che il vantaggio di PS4 nei confronti di Xbox One a giugno sia molto risicato.

"Se si considerano le vendite combinate di Xbox One e PS4 si ha un divario dell'80% rispetto alle vendite combinate di Xbox 360 e PS3. Si tratta di una chiara indicazione della consistenza della prima fase di questa nuova generazione di console", ha detto Liam Callahan, analista di Npd.

Sulla scia delle ottime vendite dell'hardware, sono aumentate anche le vendite dei giochi nel formato scatolato, precisamente del 24% rispetto a giugno 2013. Si sale a 736 milioni di dollari rispetto ai 593 milioni dello scorso anno. Naturalmente in tutto questo ha avuto un ruolo importante anche l'E3 2014, che nello scorso mese è riuscito a far concentrare le attenzioni di un grosso pubblico sul mondo dei videogiochi.


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PassMark BurnInTest Professional

scheda aggiornata 1 giorno fa

Utility per verificare la stabilità del sistema. Tutti i sosttosistemi del pc vengono testati e "stressati" pesantemente e contemporaneamente, ciò consente di verificare oltre alle performance generali, anche la compatibilità di tutti i componenti del sistema. I dispositivi interessati al test sono: cpu, dischi, schede audio e video, RAM, scheda di rete e stampante.


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PassMark BurnInTest Standard

scheda aggiornata 1 giorno fa

Utility per verificare la stabilità del sistema. Tutti i sosttosistemi del pc vengono testati e "stressati" pesantemente e contemporaneamente, ciò consente di verificare oltre alle performance generali, anche la compatibilità di tutti i componenti del sistema. I dispositivi interessati al test sono: cpu, dischi, schede audio e video, RAM, scheda di rete e stampante.


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Google Now: ecco i nuovi comandi vocali disponibili in Italia

Google ha annunciato all'interno della propria pagina ufficiale su Google+ un nuovo comando per l'assistente proprietario, disponibile nativamente su Android, e reso compatibile anche con le altre piattaforme mobile e desktop.

Google Now, cosa vuol dire... nuova funzione define

L'assistente vocale sarà adesso in grado di proporre una definizione per molte cose, partendo da un comando vocale introdotto dall'utente. Una volta pronunciato "Cosa vuol dire..." seguito dall'oggetto da definire, l'assistente virtuale lancerà una scheda nella schermata delle ricerche, pronunciando (in maniera forse migliorabile) quanto scritto al suo interno.

Inoltre, sarà possibile tradurre la parola della ricerca selezionando da un apposito menu una fra le tante lingue disponibili sul servizio Translate proprietario di Mountain View. Google Now è stato migliorato e continua a migliorarsi in maniera molto rapida rispetto ad altri assistenti virtuali, sia in Italia che in America. Di recente sono stati introdotti nuovi comandi per accedere alle impostazioni del dispositivo (Attiva/Disattiva Wi-Fi, Bluetooth e simili), così come ulteriori funzionalità.

Abbiamo parlato, ad esempio, di Luoghi di parcheggio, o delle correzioni tramite voce. Google Now sarà disponibile a breve in tutte le schermate del sistema operativo Android con schermo attivo, per un servizio che via via si integra in maniera sempre più capillare con i tanti servizi di BigG.


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MSI GT72 Dominator Pro: fino a 3 mila dollari e 32GB di RAM per il notebook da videogamer

MSI propone un nuovo "desktop replacement" per i giocatori più incalliti, un notebook che dovrebbe soddisfare i palati più esigenti di tutti quegli utenti che vogliono godersi al massimo le potenzialità dei titoli più moderni ed affamati di risorse computazionali e grafiche. GT72 Dominator Pro annovera caratteristiche tecniche di primo livello, stipate in uno chassis in alluminio unibody.

MSI GT72 Dominator Pro

Sono previsti due modelli del computer portatile: GT72 Dominator Pro-007 è la proposta più estrema, con 32GB di RAM DDR3L e quattro SSD M.2 da 128GB in configurazione RAID 0 (1600MB/s in lettura). Il modello 010, invece, avrà "solamente" 24GB di RAM, con due SSD da 128GB in RAID 0. Queste le uniche differenze fra le due versioni, oltre ad un prezzo di listino leggermente ridimensionato per la seconda.

Le componenti in comune sono molteplici: si fa uso del processore Intel Core i7-4710HQ con frequenza operativa pari a 2,5GHz. Il comparto grafico è curato da una GPU NVIDIA GeForce GTX 880M con 8GB di RAM DDR5 dedicata. Troviamo inoltre un hard disk meccanico da 1TB a 7200RPM, un masterizzatore Blu-Ray, sei porte USB 3.0, due mini DisplayPort, una HDMI e un lettore di schede SD.

La batteria è da nove celle, mentre per dissipare i bollori del comparto video viene ripresa la tecnica proprietaria di MSI, Twin Frozr, utilizzata sulle schede proposte per il mercato desktop. Il monitor è da 17,3", capace di riprodurre una risoluzione massima di 1920x1080 pixel e fra le altre caratteristiche troviamo una webcam Full HD, speaker e subwoofer Dynaudio, tastiera retroilluminata curata da SteelSeries e un sistema di rete Killer DoubleShot Pro per latenze minime.

MSI GT72 Dominator Pro specifiche tecniche

Viste le specifiche tecniche non c'è da aspettarsi un prezzo per tutti: il modello "entry-level", lo 010, viene proposto sul mercato americano a 2.599$, mentre bisogna salire a 2.999$ per acquistare il top di gamma con 32GB di RAM e quattro SSD M.2 da 128GB.


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Bloccati vari domini per pirateria, tra i quali anche Mega.co.nz

Grazie al blog dell'Avvocato Fulvio Sarzana emergono dettagli sull'operazione portata avanti dalla Procura della Repubblica di Roma, depositata lo scorso 14 Luglio e incentrata sul sequestro preventivo di 25 domini internazionali per violazione della legge sul diritto d'autore.

Alla base del sequestro la segnalazione di un piccolo distributore indipendente italiano, che ha notato la presenza in rete di copie pirata dei film "the congress" e "fruitvale station" da lui distribuiti e che non sono ancora presenti nel mercato.

L'operazione, indicata con il nome di "EyeMoon", vede coinvolti numerosi domini noti nel mondo del cyberlocking tra i quali cineblog01.net, cineblog01.tv, ddlstorage.com,  divxstage.eu, easybytez.com, filminstreaming.eu, filmstream.info, firedrive.com, movshare.sx, nowdownload.ag, nowdownload.sx, nowvideo.sx, piratestreaming.net, primeshare.tv, putlocker.com, rapidvideo.tv, sockshare.com, uploadable.ch, uploadinc.com, video.tt, videopremium.me e youwatch.org.

Oltre a quelli elencati sono due i domini che spiccano tra tutti. Il primo è Mail.ru, il più visitato sito russo e vera e propria community digitale per quel mercato. Il secondo è Mega.co.nz, servizio di cloud storage sviluppato da Kim Dotcom, colui che in passato ha aperto Megaupload e le cui vicende giudiziarie degli ultimi 2 anni sono ben note al vasto pubblico.

I server sui quali operano questi domini non sono in ogni caso stati fisicamente spenti, non trovandosi in territorio italiano. Quello che l'operazione ha fatto è stata oscurarne l'accesso a livello di indirizzo IP richiedendo in questo l'intervento dei vari provider internet nazionali. Usando DNS server non nazionali il blocco, come sempre accade in questi casi, viene facilmente arginato.

L'operazione in atto fa emergere nuovi dubbi su come si voglia operare per lottare contro la pirateria. Se quest'ultima porta infatti al blocco all'accesso di siti e servizi che non hanno direttamente, o non solo, a che fare con servizi di pirateria informatica se ne ricava un disservizio per tutti gli utilizzatori, anche per coloro che nulla hanno a che vedere con la pirateria.

L'esempio concreto è quello di Mega.co.nz: in questo sito di cloud storage è difficile non pensare che non fossero presenti anche file legati a contenuti piratati ma contestualmente questo è un servizio molto utilizzato per fini assolutamente leciti proprio per la facilità con la quale dei file anche di elevate dimensioni possono venir caricati e distribuiti a più utenti.


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Oscurati vari domini per pirateria, tra i quali anche Mega.co.nz

Grazie al blog dell'Avvocato Fulvio Sarzana emergono dettagli sull'operazione portata avanti dalla Procura della Repubblica di Roma, depositata lo scorso 14 Luglio e incentrata sul sequestro preventivo di 25 domini internazionali per violazione della legge sul diritto d'autore.

Alla base del sequestro la segnalazione di un piccolo distributore indipendente italiano, che ha notato la presenza in rete di copie pirata dei film "the congress" e "fruitvale station" da lui distribuiti e che non sono ancora presenti nel mercato.

L'operazione, indicata con il nome di "EyeMoon", vede coinvolti numerosi domini noti nel mondo del cyberlocking tra i quali cineblog01.net, cineblog01.tv, ddlstorage.com,  divxstage.eu, easybytez.com, filminstreaming.eu, filmstream.info, firedrive.com, movshare.sx, nowdownload.ag, nowdownload.sx, nowvideo.sx, piratestreaming.net, primeshare.tv, putlocker.com, rapidvideo.tv, sockshare.com, uploadable.ch, uploadinc.com, video.tt, videopremium.me e youwatch.org.

Oltre a quelli elencati sono due i domini che spiccano tra tutti. Il primo è Mail.ru, il più visitato sito russo e vera e propria community digitale per quel mercato. Il secondo è Mega.co.nz, servizio di cloud storage sviluppato da Kim Dotcom, colui che in passato ha aperto Megaupload e le cui vicende giudiziarie degli ultimi 2 anni sono ben note al vasto pubblico.

I server sui quali operano questi domini non sono in ogni caso stati fisicamente spenti, non trovandosi in territorio italiano. Quello che l'operazione ha fatto è stata oscurarne l'accesso a livello di indirizzo IP richiedendo in questo l'intervento dei vari provider internet nazionali. Usando DNS server non nazionali il blocco, come sempre accade in questi casi, viene facilmente arginato.

L'operazione in atto fa emergere nuovi dubbi su come si voglia operare per lottare contro la pirateria. Se quest'ultima porta infatti al blocco all'accesso di siti e servizi che non hanno direttamente, o non solo, a che fare con servizi di pirateria informatica se ne ricava un disservizio per tutti gli utilizzatori, anche per coloro che nulla hanno a che vedere con la pirateria.

L'esempio concreto è quello di Mega.co.nz: in questo sito di cloud storage è difficile non pensare che non fossero presenti anche file legati a contenuti piratati ma contestualmente questo è un servizio molto utilizzato per fini assolutamente leciti proprio per la facilità con la quale dei file anche di elevate dimensioni possono venir caricati e distribuiti a più utenti.


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Google rilascia Chrome 36: le novità fra notifiche e design dell'interfaccia

Written By Unknown on Kamis, 17 Juli 2014 | 23.04

Sono passati circa due mesi dall'ultima major release di Chrome, che raggiunge mercoledì la versione 36.0.1985.125 su molteplici piattaforme, fra cui Windows, Mac e Linux per ambienti desktop e dispositivi mobile Android. La versione per iOS era arrivata pochi giorni fa, con l'introduzione del supporto a Chromecast.

Chrome 36, nuova pagina Incognito

Ad annunciare l'inizio del cosiddetto roll-out è la stessa Google con un nuovo post sul blog ufficiale: "Il Team è lieto di annunciare la promozione di Chrome 36 al canale Stable per Windows, Mac e Linux". La nuova versione contiene "una serie di fix e miglioramenti", che riportiamo di seguito:

  • Migliorie al sistema di Notifiche
  • Design aggiornato per le pagine Incognito e Ospite
  • Introdotta una notifica di recupero in seguito ad un crash del browser
  • Chrome App Launcher per Linux
  • Un sacco di cambiamenti invisibili per la stabilità e le performance

L'aggiornamento include, inoltre, ventisei fix per la sicurezza. Le prime due voci riguardano modifiche puramente estetiche: l'interfaccia delle notifiche è adesso più piatta, e cambia anche la pagina introduttiva della modalità Incognito, nonostante venga riportato lo stesso messaggio della precedente versione. Anche se non riportate sul changelog, Google ha introdotto alcune novità rivolte agli sviluppatori, già presenti nella versione beta.

Chrome si aggiorna all'ultima major release anche su Android: vengono introdotti i controlli HTML5 e i sottotitoli nei video a schermo intero, il supporto al multi-finestra su alcuni dispositivi e il supporto a Chromecast per "alcuni video". La versione è disponibile da martedì anche su iOS, in cui l'unica miglioria sostanziale è la compatibilità con il dongle HDMI di BigG.


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PS4 piattaforma minore per Star Citizen, e richiederebbe la semplificazione della versione PC

Molti dei fan che hanno contribuito al finanziamento in crowdfunding di Star Citizen sono preoccupati di un'eventuale versione PS4 del simulatore spaziale, perché ritengono che produrre una versione console parallelamente a quella PC alla lunga comporterebbe una semplificazione della seconda. Ma Chris Roberts, direttore del progetto e indimenticabile autore di Wing Commander, respinge totalmente questa ipotesi.

Star Citizen

Il team di Star Citizen ha recentemente iniziato a lavorare sul kit di sviluppo di PS4. Mentre molti possessori della console di Sony sono entusiasti della notizia, i giocatori PC temono che lo sviluppo di una versione console potrebbe portare a una semplificazione di quella PC. Ciò ha indotto Roberts a scrivere un post sul forum ufficiale per chiarire che Cloud Imperium non vuole sottrarre risorse alla versione PC per favorire quella PS4. Ha solamente avanzato la possibilità di convertire il gioco anche per PS4 e Xbox One, ma solo se Sony e Microsoft lo lasceranno libero di fare il gioco che vuole.

"Star Citizen è un gioco per PC", ha scritto Roberts. "E non sarà mai semplificato per essere giocabile su una piattaforma minore. Non limiteremo mai le opzioni di interfacciamento o le periferiche supportate al minimo comune denominatore. Non ridurremo le feature e non sacrificheremo la tecnologia per consentire a configurazioni hardware non performanti di eseguire il nostro gioco".

Roberts, anzi, aggiunge che uno degli obiettivi della sua software house è fare in modo che Star Citizen sfrutti al meglio le configurazioni PC di fascia alta. Ha poi definito PS4 e Xbox One come "PC da gioco di medio livello". Ma nonostante queste nette prese di posizione, non è totalmente contrario alla conversione di Star Citizen per i formati PS4 e Xbox One, anche se al momento non ci sono annunci da fare in proposito.

"Non abbiamo piani attualmente", continua. "Ma resto disponibile a questa eventualità come ho già detto in precedenti interviste. Se i proprietari delle piattaforme permettessero alla nostra community di interagire liberamente a prescindere dal sistema di gioco usato potrei prendere in considerazione la conversione di Star Citizen per le console".

Secondo Roberts, Sony sarebbe più disponibile a supportare gli sviluppatori indipendenti rispetto a Microsoft. Ha, infatti, già fornito il dev kit per PS4 a Cloud Imperium. Inoltre, il creatore di Wing Commander ha aggiunto che, a differenza di quanto hanno fatto alcune software house come Epic e Bungie, Cloud Imperium non ha bisogno di raggiungere accordi finanziari con i produttori di console, grazie all'ampio finanziamento raccolto tramite crowdfunding. Solo nell'ultimo mese, infatti, Star Citizen ha ricevuto un altro milione di dollari, che porta il finanziamento complessivo a 48 milioni.

Star Citizen è ancora in una fase di sviluppo aurorale, sebbene lo scorso mese sia stata rilasciata la versione alpha del modulo di combattimento. Verranno pubblicati aggiornamenti e altre componenti di gioco per tutto il 2014 e anche nel 2015. Ricordiamo che si tratta di un simulatore commerciale tra differenti sistemi solari, oltre che di un simulatore spaziale e di combattimento.


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Trimestrale Yahoo: risultati in calo anno su anno

Yahoo ha pubblicato i risultati finanziari sel secondo trimestre fiscale 2014, i quali riportano un fatturato in calo rispetto al medesimo trimestre dello scorso anno, principalmente per via di risultati deludenti per quanto riguarda la display advertising. Il CEO Marissa Mayer osserva che c'è ancora molto lavoro da fare in una serie di aree, con la compagnia che sta cercando di individuare un "approccio unificato" all'advertising.

"La nostra priorità è la crescita del fatturato e in questi termini non siamo contenti dei nostri risultati del secondo trimestre. Sebbene varie aree abbiano mostrato una buona robustezza, la loro crescita è stata annullata da flessioni. Nel complesso resto fiduciosa sul futuro di Yahoo, sulla nostra strategia e sul nostro ritorno alla crescita a lungo termine" ha dichiarato Mayer.

Il fatturato del secondo trimestre 2014 arriva a 1,08 miliardi di dollari (1,04 miliardi con l'eclusione dei traffic acquisition cost - TAC). Rispetto allo stesso trimestre di un anno fa il fatturato cala del 4%, mentre la flessione rispetto al fatturato del primo trimestre 2014 è del 4,4%.

Il fatturato proveniente dalla display advertising è stato di 436 milioni di dollari, un calo dell'8% anno su anno. Sebbene la compagnia abbia venduto il 24% di pubblicità in più nel 2014, il prezzo per annuncio è calato del 24%, portando quindi ad un fatturato inferiore. Se si considera il fatturato display advertising escludendo i TAC, la flessione rispetto al trimestre dell'anno precedente è del 7%, a 394 milioni di dollari.

Il fatturato proveniente dalla search è invece cresciuto del 6% a 428 milioni di dollari. Il numero dei Paid Click è cresciuto del 3% circa, mentre il price per click cresce del 15%, sempre in riferimento allo stesso periodo di un anno fa.

Il CFO Ken Goldman ha inoltre osservato che la compagnia ha apportato alcune modifiche all accordo di riacquisto delle azioni della cinese Alibaba, il 24% della quale è di proprietà di Yahoo. Alibaba andrà infatti incontro ad un'IPO per sbarcare sul NYSE ad agosto, e Yahoo dovrà vendere le azioni Alibaba di sua proprietà. L'accordo originariamente prevedeva la vendita di 208 milioni di azioni, ma la modifica dell'accordo prevede ora che Yahoo venda solamente 140 milioni di azioni.

Nel corso della conferenza con gli analisti Marissa Mayer, pur non negando il disappunto per i risultati del trimestre, ha osservato che rimettere la compagnia sulla giusta rotta rispetto alle acque in cui navigava prima del suo arrivo non sarà una manovra rapida. "Una trasformazione di queste dimensioni e portata" può richiedere qualche anno prima di poter avere efficacia.


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Blackout Wind del 13 giugno: il rimborso ci sarà, ma non per tutti

Ci sarà un rimborso per gli utenti Wind coinvolti nel grosso blackout dello scorso 13 giugno, ma sarà destinato solo a chi ha inviato un reclamo formale sia per le vie ufficiali, che attraverso i moduli offerti dalle organizzazioni per i consumatori. A riportare la novità è uno di questi, Altroconsumo, che specifica le norme del piano di rimborso approvato dall'operatore telefonico.

Durante il blackout, una grossa maggioranza degli utenti Wind e Infostrada non riuscivano in alcun modo ad accedere alle reti. Anche Hardware Upgrade aveva sofferto del disservizio, così come molti altri siti, servizi web e un gran numero di utenti italiani. La società è apparsa sin da subito tempestiva nel tentativo di cercare di spiegare quanto stesse accadendo, senza tuttavia addentrarsi in spiegazioni tecniche riguardo alle cause.

Un comunicato ufficiale volto a spiegare le motivazioni dell'avvenimento è arrivato solo alcuni giorni dopo: "L'anomalia è stata causata dal blocco progressivo, per problemi di configurazione, degli apparati (router IP) dell'esteso backbone internet di collegamento tra i nodi delle reti fissa e mobile: si tratta di un evento unico ed irripetibile", aveva scritto la compagnia telefonica.

Ad avere diritto al rimborso saranno tutti gli utenti che hanno sottoscritto le petizioni online attraverso i canali delle organizzazioni per i consumatori o che hanno fatto reclamo direttamente a Wind prima del 16 luglio 2014. Altroconsumo segnala che oltre 6.700 utenti hanno richiesto la petizione online sui propri canali, utenti a cui spetterà il risarcimento da parte di Wind-Infostrada.

Di seguito riportiamo il piano di rimborso approvato:

  • Per le ricaricabili: 1 GB di navigazione gratis per coloro che hanno attivo un piano dati, un bonus del 20% per tutte le ricariche effettuate nelle 48 ore seguenti all'attivazione dell'opzione con un valore massimo di 50 euro di bonus. Il bonus sarà spendibile entro 30 giorni dalla data dell'attivazione e sarà speso con priorità rispetto al credito pagato.
  • Per gli abbonati mobile e fisso: sconto nella prima fattura utile, entro 2 mesi, di 2,50 euro più 1 GB di navigazione gratis per utenze business. Nel caso in cui gli utenti business della rete fissa non abbiano l'opzione internet, saranno riconosciuti 5 euro.

Una vittoria, secondo Altroconsumo, che tuttavia non soddisfa altre associazioni per i consumatori, che sarebbero in trattativa con Wind con l'obiettivo di contrattare un piano di rimborso più soddisfacente.


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Microsoft proclama ufficialmente l'inizio della fine della famiglia Nokia X

Nello stesso comunicato in cui Nadella ha annunciato il più grosso taglio di personale nella storia di Microsoft, la società ha confermato qualcosa che in effetti era nell'aria da tempo. La famiglia di dispositivi Nokia X basati su Android è destinata ad essere soppiantata da dispositivi Windows Phone a basso costo.

Nokia X

Precedendo di poche settimane l'acquisizione di Nokia Devices & Services da parte di Microsoft, il lancio della serie Nokia X è stato uno dei più controversi della storia del settore. Si tratta di smartphone basati su una versione forked di Android (con i servizi Microsoft al posto di quelli di Google), ai quali Microsoft si trova adesso costretta a prestare il canonico supporto assistenziale.

Al momento, Microsoft offre al pubblico due famiglie principali di dispositivi, X e Lumia, caratterizzate da soluzioni software opposte e concorrenti. Una situazione incresciosa che, come era lecito attendersi, è destinata a concludersi in un futuro non troppo lontano. Ad annunciarne la conclusione è proprio Satya Nadella, CEO di Microsoft.

"Stiamo lavorando sodo per integrare i team di Nokia Devices and Services in Microsoft. Porteremo avanti le sinergie promesse all'annuncio dell'acquisizione lo scorso settembre", ha dichiarato Nadella. "Il novero di telefoni first-party si allineerà alla direzione strategica di Microsoft. Per vincere ad alti livelli, ci concentreremo sull'innovazione che esprime e vivifica il lavoro digitale di Microsoft e le esperienze di vita digitale".

"In più, abbiamo pianificato il passaggio di alcuni prodotti Nokia X alla famiglia Lumia, con sistema operativo Windows. Questo sulla base del nostro successo nel mercato degli smartphone economici e si allinea con il nostro focus sulle applicazioni Windows Universali".

Decisioni difficili da ambo le parti per Microsoft, ma senza dubbio essenziali. Da una parte il corposo taglio del personale, dall'altra la proclamazione dell'inizio della fine di Nokia X. Una mossa, quest'ultima da parte del colosso finlandese, che Business Insider aveva definito "imbarazzante" per Microsoft, citando proprio un insider anonimo della società.


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Ex dittatore di Panama fa causa ad Activision per via di Call of Duty

Manuel Antonio Noriega ha citato Activision, il publisher di Call of Duty, per lo sfruttamento non consentito della propria immagine all'interno del videogioco Call of Duty Black Ops II. L'ex-generale accusa Activision di aver ottenuto vantaggi economici, nello specifico "aumentato le vendite e le royalties" grazie al fatto di essersi rifatta ad avvenimenti effettivamente avvenuti nella realtà.

Manuel Antonio Noriega

Manuel Antonio Noriega

Noriega ha deciso di ricorrere alle vie legali perché ha ritenuto che Black Ops II lo descriva in accezione negativa. Sappiamo bene che la serie Call of Duty ha molto spesso fatto riferimento a famosi personaggi politici e a fatti militari del mondo reale per rendere ancora più avvincenti le sue storie, ma Noriega è il primo a reagire in questo modo.

"L'uso che è stato fatto da Activision dell'immagine di Noriega ha causato danni al querelante", si legge nella denuncia presentata alla Corte Superiore della California. "Il querelante è stato interpretato come un antagonista e raffigurato come il colpevole di numerosi efferati delitti immaginari, creando la falsa impressione che gli imputati sono autorizzati ad usare indiscriminatamente l'immagine del querelante e le sue sembianze fisiche. Questo ha consentito agli imputati di ottenere profitti che altrimenti non sarebbero stati in grado di ottenere".

Secondo l'accusa, Noriega verrebbe dipinto come un "rapitore, assassino e nemico dello Stato", al punto che all'interno di Black Ops II c'è una missione per catturarlo.

Nella realtà, Noriega è stato condannato negli Stati Uniti e in Francia per crimini di guerra. In una prima fase ha collaborato con la CIA, dal 1950 al 1980, ma nel 1983 con un colpo di stato si è assicurato il potere a Panama, che ha governato come dittatore fino al 1989. In quell'anno l'esercito americano invase Panama per spodestarlo. In quel caso rimane famosa la tattica adottata dai militari statunitensi, i quali suonarono musica rock a un volume molto alto mentre si trovavano nel nascondiglio di Noriega, fin quando quest'ultimo decise di abbandonare il rifugio.

Nel 1992, Noriega ha affrontato un processo a Miami, quando fu condannato per traffico di droga, racket e riciclaggio di denaro. Ha ottenuto una pena detentiva di 40 anni che è stata poi ridotta a 30 anni. Nel 2007, gli Stati Uniti hanno concesso il via libera all'estradizione in Francia, dove ha ricevuto una nuova condanna a sette anni per traffico di droga e riciclaggio di denaro.

Jas Purewal, avvocato della difesa, ha detto alla BBC che in realtà Noriega si arroga diritti che normalmente si applicano solo ai cittadini statunitensi. "Noriega non è né cittadino degli Stati Uniti né residente. Per questo non è chiaro su quale base giuridica possa effettivamente fare causa ad Activision".

Attualmente, Noriega sta scontando a Panama una pena di 20 anni per violazione dei diritti umani.


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iPhone 6: nuove foto confermano le (esigue) specifiche della batteria

Quella che sembrerebbe essere la batteria di iPhone 6 è stata immortalata in uno scatto che proviene dalle catene di fornitura cinesi di Apple. A pubblicarla è "il solito" Nowhereelse.fr, fonte che ha diffuso molteplici speculazioni sul prossimo e atteso smartphone della Mela.

Apple iPhone 6, batteria

Nella foto si legge chiaramente che la batteria del dispositivo sarà da 1.810mAh, dato che conferma un rumor trapelato la scorsa settimana, in cui si parlava di un'unità di capacità compresa fra i 1.800 e i 1.900mAh. Una cifra che impallidisce rispetto ai dispositivi della concorrenza che, a fronte di display solo leggermente più grandi, vantano specifiche ben più elevate.

Al momento non possiamo confermare se quella fotografata sia davvero la batteria di iPhone 6, o se si tratti di un falso montato ad-hoc. Nel caso venisse confermata la specifica, Apple potrebbe garantire un'autonomia soddisfacente attraverso la capillare ottimizzazione fra software e hardware dei propri dispositivi, entrambi progettati internamente.

Sono emerse nuove indiscrezioni anche riguardo al sensore di immagini per la fotocamera scelto da Apple per il suo prossimo top di gamma. Si tratta di Sony Exmor IMX220, da 1/2.3" e 13 megapixel, in grado di registrare video a 1080p. Si tratterebbe di un cambiamento radicale rispetto al sensore di iPhone 5S, da 1/3,2" e 8 megapixel.

iPhone 6 è atteso per il prossimo mese di settembre. Sarà svelato probabilmente in due versioni diverse, una da 4,7 e l'altra da 5,5", con un design in alluminio unibody con bordi arrotondati. Al momento non sappiamo se i due modelli verranno annunciati durante lo stesso evento, in attesa del lancio ufficiale dei prossimi mesi.


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La TV cinese avverte: il servizio di localizzazione di iOS 7 un rischio la sicurezza del paese

Written By Unknown on Sabtu, 12 Juli 2014 | 23.59

CCTV, ovvero China Central Television, è la più importante e seguita emittente televisiva della Cina, con uno share che si aggira intorno al 45% dei ben 1,2 miliardi di utenti televisivi presenti sul territorio nazionale, sebbene questa sia una stima ancora cautelativa visto che risale al 2007. Si può dunque concludere che centinaia di milioni di utenti cinesi abbiano ascoltato la notizia diffusa nelle ultime ore, ovvero che i servizi di localizzazione offerti con iOS 7 possono mettere a rischio la sicurezza nazionale.

Prima cerchiamo di capire a cosa l'emittente faceva riferimento, prendendo spunto da Dailytech: in buona sostanza il servizio di localizzazione può suggerire, ad esempio, che ci vorranno circa 30 minuti per arrivare a casa, in considerazione del traffico segnalato. Si tratta di un esempio che va a includere dove si trova l'utente, dove è probabile che andrà e ciò che succede fra le due posizioni, al fine di dare indicazioni utili.

Secondo l'emittente però esiste il pericolo che, in caso questi dati fossero intercettati da malintenzionati, possa essere messa a rischio nientemeno che la sicurezza nazionale, se ad essere spiato fosse ad esempio un importante rappresentante delle istituzioni. La fonte, che è statunitense, sottolinea il fatto che Apple ha più volte specificato di tenere questi dati solo sui terminali e non sui propri server, per dimostrare che l'allarme lanciato dall'emittente cinese possa essere più che altro un modo per mettere in cattiva luce il marchio.

Se la questione del dove siano effettivamente tenuti i dati può essere ritenuta marginale (dopo PRISM ogni dichiarazione ufficiale delle aziende riguardante i dati può suonare ridicola), ci appare sensato ritenere la mossa della CCTV come l'ennesimo braccio di ferro USA-Cina, portato avanti a colpi bassi in entrambe le direzioni.

Anche Android ha un servizio analogo, ma il fatto che sia installato su dispositivi di diversi marchi (molti dei quali asiatici) gli fa perdere quel senso di 100% USA che invece contraddistingue Apple. Di Android però non si è fatto cenno, motivo per cui a nostro avviso la questione va ricondotta alle solite scaramucce USA-Cina, più che a un problema reale.


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Samsung: nessuno vuole i nostri display SuperAMOLED

Nonostante il sostanziale aumento nella qualità delle immagini dei più recenti pannelli SuperAMOLED di Samsung, la divisione delegata alla produzione degli stessi display non riesce a renderli convenienti per i produttori terzi. Samsung Display ha ammesso di avere di avere parecchie difficoltà a piazzarli in commercio.

Samsung Galaxy S4

"Al momento il problema è che non abbiamo alcun produttore a cui vendere i nostri prodotti, oltre la divisione mobile di Samsung Electronics", è stata la risposta di Park Dong-geun, CEO di Samsung Display, a ZDNet Korea. "Nel caso del mercato cinese degli smartphone, siamo solo al processo iniziale di espansione".

Samsung è riuscita a integrare con molto successo i propri display basati su matrice a led organici nel mercato degli smartphone, rendendola una caratteristica distintiva della propria famiglia Galaxy S. Proposto con un display SuperAMOLED, il primo Galaxy S utilizzava per il suo pannello una tecnologia in effetti ancora acerba.

Da allora sono stati mossi grossi passi da gigante, con DisplayMate che ha stabilito il sorpasso nei confronti delle più tradizionali tecnologie a cristalli liquidi, sia su smartphone che su tablet.

I produttori di terze parti non sentirebbero apparentemente l'esigenza di passare alle più moderne tecnologie, nonostante i pannelli AMOLED offrano numerosi vantaggi rispetto ai più usati LCD IPS: punto del nero estremamente basso (i pixel vengono spenti, in caso di nero assoluto), contrasto molto elevato, angoli di visuale ottimali e latenze decisamente ridotte. Tuttavia le tecnologie di Samsung sono state considerate, in passato, poco accurate dal punto di vista della riproduzione dei colori.

Samsung è direttamente interessata a rendere i propri display SuperAMOLED più convincenti per i produttori terzi, soprattutto per risanare i risultati trimestrali poco convincenti degli ultimi periodi. La società ha di recente annunciato le stime per il secondo trimestre 2014, che saranno probabilmente in declino e sotto le aspettative degli analisti.


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Nuovi Driver Catalyst 14.7 RC per le schede AMD Radeon e Microsoft Win 7/8.1

Rilasciati nuovi driver Catalyst da parte di AMD, giunti oggi alla versione 14.7 RC, con alcune migliorie che elenchiamo di seguito. Ricordiamo che AMD ha sospeso il supporto al sistemi operativo Windows 8 (non 8.1, insomma) a partire dalla release 14.6 beta dei driver Catalyst, motivo per cui chi non avesse ancora aggiornato a Windows 8.1 dovrà necessariamente passare ai driver Catalyst 14.4.

Di seguito le note rilasciate da AMD per indicare cosa c'è di nuovo nei driver 14.7, installabili su Windows 8.1 (32 e 64-bit) e Windows 7 (32 e 64-bit da SP1 in poi):

- Aggiornamento dei profili per AMD CrossFire e AMD Radeon Dual Graphics con Plants vs. Zombies​​​

- Assassin's Creed IV: miglioramenti in CrossFire con impostazioni 3840x2160 High fino al 93%

- Fix di alcuni problemi riscontrati con il display AOC U2868PQU in abbinamento ad alcune schede AMD Radeon.

- All'utente viene ricordato di utilizzare cavi DisplayPort certificati per garantirsi il massimo della qualità (prima di dare la colpa alle proprie schede, N. d. R.)

Potete scaricare i nuovi driver a questo indirizzo, ricordandovi che la compatibilità è garantita con i sistemi operativi Microsoft Windows 7 e Windows 8.1 in versione a 32bit e a 64bit.


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Misteri al Mondiale, #iniquocompenso, LG G Watch, WII U sotto attacco in TGtech

Puntata di TGtech molto ricca di contenuti quella online da pochi minuti: si spazia da argomenti di tecnologia, alle polemiche rilevanti per l'ennesimo balzello caricato sui prodotti elettronici e c'è anche un piccolo spazio dedicato hai mondiali di calcio.

Con Roberto Colombo avremo un primissimo contatto con LG G Watch, il primo Android Wear disponibile in Italia a un prezzo di €199. Per essere utilizzato questo accessorio va abbinato a un telefono Android con sistema 4.3 o superiore: per il momento si tratta di una sorta di notificatore da polso e per essere sfruttato a dovere bisognerà attendere l'arrivo di nuove app.

La settimana è stata letteralmente funestata dall'approvazione della legge ormai denominata #iniquocompenso. Alessandro Bordin ha seguito la vicenda e approfondito l'argomento controllando anche come alcuni produttori di dispositivi hanno già ritoccato i propri listini. Già, perchè questo balzello è interamente a carico dell'utente.

La sabbia per creare nuove batterie? Ebbene sì: Roberto Colombo in modo rocambolesco ci spiega qualche dettaglio in più sul metodo individuato per ricavare il silicio dal quarzo contenuto nella sabbia... non dei gatti.

Durante i Mondiali di calcio in Brasile è stata notata a bordo campo una fotocamera - verosimilmente reflex - che ha suscitato la curiosità degli appassionati. Questa reflex è sempre stata tenuta al coperto sotto un telo protettivo anche se le condizioni ambientali non ne avrebbero consigliato l'utilizzo. Ecco quindi che scatta l'intuizione: potrebbe trattarsi della nuova Canon EOS 7D MarkII, soluzione dedicata alla fotografia sportiva sport la cui versione attuale è disponibile ormai da 5 anni.

Mancano ormai poche ore alla conclusione dei Mondiali di calcio 2014 in svolgimento in Brasile, e l'attesa per la squadra vincente cresce. Noi abbiamo interrogato Siri e Cortana per capire chi vincerà tra Germania e Argentina: ovviamente abbiamo ottenuto due risposte differenti.

Per questa settimana nel consueto appuntamento dedicato al gaming non si parla di un titolo in particolare, ma di problemi di sicurezza. Rosario Grasso infatti ci spiega quale sia il problema che affligge Wii U, console di Nintendo divenuta oggetto di attenzioni da parte di un gruppo di Hacker. Buona visione.


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BBM for Windows Phone: in arrivo la beta

Il comunicato stampa si apre in modo pomposo: "We've gotten an incredible number of requests for BBM to come to Windows Phone. In the coming weeks we'll be ready to welcome millions of Windows Phone users to the growing BBM community". Per la prima versione di BlackBerry Messenger per la piattaforma Windows Phone i tecnici della casa canadese si sono concentrati sulla chat - singola o con più contatti - e sulla possibilità di condividere foto, note vocali, contatti e posizioni geografiche. Sarà possibile inoltre avere album di immagini condivisi coi propri contatti e creare gruppi fino a 50 persone.

L'app sarà nativa e si adatterà all'interfaccia grafica tipica del sistema operativo mobile di casa Microsoft. La fase di beta testing esterno sta per iniziare, dopo che quella interna ha già avuto luogo. Per poter partecipare alla beta è necessario registrarsi su BlackBerry BetaZone, se invece si vuole avere a che fare con un app del tutto stabile è meglio attendere la release finale sullo store Windows Phone.


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Studio: Twitch esempio perfetto di come le console di gioco possono andare oltre il gaming

Le console di gioco sono dotate di potenza di calcolo nettamente superiore rispetto alle smart TV o alle piattaforme come Apple TV. E questo può consentire agli sviluppatori di integrare esperienze di streaming profonde e maggiormente coinvolgenti.

È quanto emerge da un recente studio commissionato da BI Intelligence, che mostra come le console di gioco si inseriscono nello scenario dello streaming. Le console rappresentano più della metà dei dispositivi utilizzati per lo streaming e sono utilizzate da un pubblico crescente per condividere contenuti digitali.

Twitch, che Google sta per acquisire per un miliardo di dollari, è un facile esempio di applicazione che fa uso delle funzionalità messe a disposizione dalle console. Consente, infatti, agli utenti di Xbox 360, Xbox One e PS4 di guardare o trasmettere in diretta video di gameplay, un fenomeno in rapida diffusione che segna ormai un trending topic importante nel panorama videoludico attuale.

Secondo i dati di Qwilt, una società che si occupa di analisi del traffico relativo ai siti di streaming, Twitch è il sito più frequentato negli Stati Uniti all'interno della sua categoria. Come potete vedere nel grafico riportato in questa pagina, più del 43% del traffico sui siti di streaming riguarda Twitch.

Lo studio di BI Intelligence rimarca, inoltre, come la metà delle famiglie americane possieda già almeno una console per i videogiochi, mentre un terzo di queste famiglie utilizza le console per guardare contenuti online e televisivi. Ciò significa che circa 19 milioni di famiglie americane utilizzano le console come dispositivi per lo streaming della TV e di altri contenuti analoghi.

Le console per i videogiochi sono, inoltre, il dispositivo più diffuso tra quelli che consentono di vedere e trasmettere contenuti in streaming, attestandosi al 54% fra tutti i dispositivi di streaming utilizzati dalle famiglie americane. Seguono le smart TV connesse a internet al 38%, mentre i servizi di streaming dedicati come Apple TV e Roku sono ancora una minoranza, posizionandosi solo all'8%.

L'uso di console di gioco come dispositivi di streaming, inoltre, non è limitato ai più giovani. Questo tipo di attività risulta nettamente più popolare presso gli adulti, piuttosto che fra gli adolescenti o i ventenni.


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Lo distoglieva da Assassin's Creed 3: padre uccide figlia di un mese

Ne avrà di tempo per meditare Mark Sandland, il padre che nel mese di novembre del 2012 aveva ucciso la propria figlioletta di sole cinque settimane perché lo disturbava durante una sessione di gioco ad Assassin's Creed 3. L'omicida ha ricevuto una pena di otto anni (per via di alcune attenuanti), da scontare per metà in prigione.

Mark Sandland, uccide figlia perché frustrato da Assassin's Creed 3

Secondo la ricostruzione ottenuta dalle indagini, Sandland avrebbe scosso più volte la figlia, Aimee-Rose, dopo un improvviso scatto d'ira. La colpa della bambina era quella di strillare distogliendo il genitore dalla sua console domestica, già frustrato da una sessione di gioco che probabilmente non procedeva nel migliore dei modi.

"Frustrato per via del gioco e con le urla di Aimee-Rose, hai perso il temperamento e l'hai assalita, stringendole il torace e scuotendola violentemente", ha concluso il giudice Sweeney durante la sentenza che dichiarava la colpevolezza del genitore. "Anche se non riusciamo a capire dettagliatamente quello che hai fatto, le ferite sul corpo di Aimee-Rose parlano chiaro".

Secondo le sue parole, Sandland sarebbe stato colto da un attacco epilettico mentre teneva in braccio Aimee-Rose, causandole le ferite che poi le sono state fatali, fra cui ecchimosi al viso, torace, addome, fianchi e agli arti inferiori, oltre ad una serie di emorragie diffuse lungo tutto il corpo. Una storia che non ha retto sin dal principio secondo la Lewes Crown Court.

La cronologia di navigazione del telefono cellulare mostra che, sedici minuti prima della chiamata effettuata al 999 per riportare le ferite della figlia, il padre navigava in un sito web con l'obiettivo di scoprire alcuni trucchi per procedere su Assassin's Creed 3. All'arrivo dell'ambulanza Sandland appariva "in panico e ansioso", puntando la posizione in cui giaceva il corpo inerme di Aimee-Rose.

Mark Sandland, uccide figlia perché frustrato da Assassin's Creed 3

"Sono epilettico. Ho avuto un attacco e quando mi sono svegliato la bimba era sotto di me", è stato quanto specificato al team dei soccorsi. La figlia è stata subito condotta in un ospedale londinese priva di sensi, dove è deceduta quattro giorni dopo. Aimee-Rose era riuscita a risvegliarsi, ma non ce l'ha fatta per via di alcune danni riportati all'apparato respiratorio.

Sono stati parecchi i dettagli che hanno permesso al tribunale di scoprire il vero movente. Sandland ha negato, ad esempio, alcuni dettagli poi scoperti durante le indagini, nel tentativo di nascondere che poco prima dell'omicidio stesse giocando al videogioco.

Inoltre, un SMS mandato alla madre di Aimee-Rose faceva trasparire tutto il proprio disappunto nei confronti dei comportamenti della figlia: "Ha urlato per tutto il tempo da quando sei andata via", recitava il messaggio riferito ad Aimee-Rose. Secondo il consulente neurologo convocato dal tribunale, inoltre, le ferite riportate dalla bambina non potevano essere provocate da un attacco epilettico.

Per aver comunque chiamato i soccorsi, e per non essere stato un omicidio volontario, il giudice ha dato a Sandland una pena di otto anni, da scontare per metà in custodia cautelare.


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Controllare Google Glass con la forza del pensiero? Possibile, ma c'è un problema

Written By Unknown on Kamis, 10 Juli 2014 | 23.04

Da pochi mesi i Google Glass sono disponibili a un pubblico più ampio, ma è da parecchio tempo che vari sviluppatori sono al lavoro sul nuovo indossabile di Mountain View. L'obiettivo è quello di portare avanti un tipo d'esperienza d'uso del tutto nuova, sfruttando le prodezze delle nuove tecnologie.


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Microsoft stabilisce la fine del supporto su Windows 7

A partire dal 13 gennaio 2015, tutte le versioni di Windows 7 entreranno nella fase di supporto "Extended", che dura cinque anni e garantisce esclusivamente aggiornamenti gratuiti sul fronte della sicurezza e hotfix. Nella data sopra menzionata, cesserà la fase di supporto "Mainstream", in cui è possibile introdurre nuove funzionalità e modifiche strutturali al sistema operativo.

A partire dal 14 gennaio 2020, Windows 7 non riceverà ulteriori aggiornamenti di alcun tipo, in quanto Microsoft cesserà tutti i tipi di supporto per la versione. Le nuove date annunciate dal gigante del mondo informatico fanno parte della politica Microsoft Support Lifecycle, che "standardizza i criteri adottati per il supporto del software per il business e lo sviluppo, nonché dei prodotti Consumer, Hardware, Multimedia e i prodotti Microsoft Dynamics".

Introdotte il 15 ottobre 2002 e aggiornata il primo giugno 2004, le politiche stabiliscono in almeno 10 anni la durata minima per il supporto di prodotti per il business e lo sviluppo, suddivisi in 5 anni di supporto Mainstream a partire dalla data di disponibilità generale o 2 anni dal rilascio del prodotto successivo, a seconda del periodo di durata maggiore. Dopo la fase Mainstream, Microsoft fornisce un supporto di tipo Extended di ulteriori 5 anni.

Microsoft, differenze supporto Mainstream ed Extended

Microsoft spiega così le due diverse fasi:

  • Supporto Mainstream: include tutti i programmi e le opzioni di supporto attualmente a disposizione dei clienti, come gli interventi di supporto tecnico gratuiti e a pagamento, il supporto con tariffa oraria, il supporto per i prodotti in garanzia e il supporto tramite hotfix. Per i prodotti per il business e lo sviluppo, al termine del supporto Mainstream è disponibile un periodo di supporto Extended.
  • Supporto Extended: include tutte le opzioni di supporto a pagamento, oltre a tutti gli hotfix riguardanti la protezione, che vengono forniti gratuitamente. Per ottenere supporto hotfix non legato a problemi di sicurezza, è necessario sottoscrivere un apposito contratto Extended Hotfix Support entro 90 giorni dal termine del supporto Mainstream. Durante la fase di supporto Extended non verranno accettate richieste di supporto per prodotti in garanzia, modifiche di progettazione o nuove funzionalità.

In altre parole, l'utilizzatore medio non avrà di che preoccuparsi fino al 14 gennaio 2020, data in cui Microsoft cesserà ogni tipo di supporto su Windows 7. Da quella data non verranno più rilasciati aggiornamenti per la sicurezza. Alla fine della fase Mainstream, che ricordiamo avverrà il prossimo 13 gennaio 2015, Microsoft continuerà a rilasciare aggiornamenti di sicurezza e fornirà tutte le opzioni di supporto a pagamento, ma non introdurrà nuove funzionalità o modifiche strutturali al sistema operativo.


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BitDefender Internet Security

scheda aggiornata 3 ore fa

Utilty per la protezione del sistema da virus, hacker e spam mettendo a disposizione funzionalità di firewall oltre che di parental control. Di seguito le principali funzionalità implementate:

Features

  • Confidently download, share and open files from friends, family, co-workers - and even total strangers
  • Protects against viruses and other malware using industry-leading technology
  • Scans all Web, e-mail and instant messaging traffic in real-time
  • Provides an unmatched detection rate of new threats based on two different proactive technologies
  • Blocks spyware programs that track your online activities
  • Protect your identity: shop, bank, listen and watch, privately and securely
  • Blocks web pages that attempt to steal your credit card data
  • Prevents personal information from leaking via e-mail, Web or instant messaging
  • Guard your files and conversations with top-of-the line encryption
  • Instant Messaging Encryption keeps your conversations private on Yahoo! and MSN Messenger
  • File Vault securely stores personal information or sensitive files
  • Connect securely to any network at home, at the office, or away
  • The two-way firewall automatically secures your Internet connection wherever you are
  • Wi-Fi monitor helps prevent unauthorized access to your Wi-Fi network
  • Reduces the system load and avoids requesting user interaction during game play
  • Get fine-tuned performance from your computer
  • Optimized scanning technology skips safe files for better scan speed and lower system load
  • Antispam stops unwanted e-mail from reaching your Inbox
  • Laptop Mode prolongs battery life
  • Let professionals solve any security issues
  • Assistance with common issues built directly into the product
  • Free technical support for the entire duration of the product license

Protect your family and their computers

  • Parental Control blocks access to inappropriate websites and e-mail
  • Limits kids' access the Internet, games, etc. to specific times
  • Makes it easy for you to manage the security of your network from a single location
  • Play safely, play seamlessly

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