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Microsoft Office 365 ora anche per l'utenza Business. Ecco i prezzi

Written By Unknown on Kamis, 28 Februari 2013 | 23.04

Microsoft completa la propria offerta di Office 365 mettendo a disposizione i pacchetti per l'utenza business, dopo aver già presentato la Home Premium dedicata alla produttività personale basata sul cloud, di cui abbiamo parlato in questa notizia.

L'offerta si articola in base al numero di licenze necessarie con offerte per la piccola, grande e media impresa. Ad accomunarle tutte troviamo aggiornamenti a Microsoft Lync Online, Microsoft Exchange Online e i servizi Microsoft SharePoint Online, mentre ad ogni utente sarà data la possibilità di installare la propria copia su differenti device fino a un numero di 5. Office 365 dispone di funzionalità social a livello aziendale grazie SharePoint e Yammer, mentre Lync-Skype offrirà connettività vocale a partire da giugno. Disponibile in 69 mercati e 17 lingue lingue diverse, verrà prossimamente resa disponibile in ulteriori 20 paesi e 16 lingue. Passiamo ora ad analizzare i pacchetti.

Aziende di piccole dimensioni

Sul sito di Microsoft Italia dedicato ad Office 365 business si dividono le proposte fra Aziende di piccole dimensioni e Aziende di medie e grandi dimensioni, divisione che manterremo per esporre qualche dettaglio.

  Posta elettronica ospitata
(Exchange Online)
Office 365
Small Business
Office 365 Small
Business Premium
Numero massimo di utenti nessun limite 25 utenti  25 utenti
Applicazioni Office:
Sottoscrizione a Office per un massimo di 5 PC/Mac per utente.
    Versioni desktop di Word, Excel, PowerPoint, Outlook, OneNote, Access, Publisher e Lync.
Office Web Apps:
Creazione e modifica file di Office in un Web browser.
visualizzazione solo allegati
Office Mobile Apps:
Utilizzo di Word, Excel e PowerPoint su determinati telefoni cellulari e tablet.
No No
Posta elettronica ospitata:
Posta elettronica Business, calendari condivisi, 25 GB di spazio di archiviazione per utente e la possibilità di utilizzare il proprio nome di dominio.
 
Conferenza Web:
 videoconferenza HD, condivisione dello schermo e  messaggistica istantanea.
No
Sito Web pubblico:
sito aziendale utilizzando il nome di dominio della propria società. Nessuna commissione aggiuntiva per il servizio di hosting.
No
Prezzo per utente/mese in € 3,30 4,90 12,80
Prezzo per utente/anno in €   49,20 124,80

Come si può notare Microsoft include nella propria offerta Office 365 business non solo i pacchetti "tradizionali", ma anche un servizio di posta che può essere acquistato senza tutto il resto. Pur suggerendo i pacchetti per aziende di piccole dimensioni a realtà da uno a dieci dipendenti, le versioni Office 365 Small Business e Office 365 Small business Premium possono essere utilizzate da un massimo di 25 utenti.

Il motivo è presto detto: oggi è molto probabile che un singolo dipendente abbia più di una postazione, motivo per cui anche in aziende con poco personale è probabile che le utenze attive siano superiori al numero di persone. Le differenze fra il pacchetto Small Business e quello Small Business Premium prevedono per quest'ultimo la disponibilità delle versioni desktop (in locale e non solo in cloud, quindi) dei pacchetti di produttività personale tipo Word, Excel, Powerpoint ecc ecc.

Limitata solo a Small Business Premium anche la possibilità di creare e modificare i propri file da web app, ovvero attraverso il browser, cosa non possibile quindi con la versione Small Business. I prezzi sono fissati in €4,90 a utente per la Small Business, che salgono a €12,80 a utente per la versione Premium. Optando per un piano annuale si accede a uno sconto: €49,20/utente per la Small Business e €124,80 per la Small Business Premium.

Ad accomunare le soluzioni troviamo il supporto Web a livello IT e supporto telefonico 24 ore al giorno, 7 giorni alla settimana, per problemi critici, oltre a una garanzia con copertura finanziaria pari al 99,9% del tempo di attività.


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Da Aptina due sensori per smartphone e tablet in grado di registrare video in 4K

Da Aptina due sensori per smartphone e tablet in grado di registrare video in 4K

"Aptina ha annunciato di aver già iniziato la produzione di due nuovi sensori da 1/3" pensati per smartphone e tablet capaci di registrare video alla risoluzione di 4K"

L'evolversi del comparto fotografico dei moderni smartphone è in continua crescita; Aptina, uno dei maggiori produttori al mondo di sensori di piccolo taglio, ha colto l'occasione del Mobile World Congress per annunciare i due nuovi sensori della casa pensati per i futuri device portatili.

Dopo aver annunciato già da qualche mese di aver sviluppato nuovi sensori da 1" in grado di registrare video in 4K, ora Aptina ha presentato i nuovi sensori delle dimensioni di 1/3", denominati AR1330 ed AR1230. Il produttore dichiara di aver sviluppato due sensori che promettono di offrire risoluzioni elevate unite ad una buona tenuta alle alte sensibilità ISO.

Capaci di catturare fotografie da 13 e 12 megapixel, i due sensori implementano le nuove tecnologie della casa, A-PixHS e MobileHDR, sviluppate per offrire una migliore qualità in condizioni di luce precaria ed una più ampia gamma dinamica. La caratteristica che però salta maggiormente all'occhio è la possibilità per entrambi di registrare video in risoluzione 4K a 30 fps; tutti e due potranno naturalmente registrare anche in FullHD ma solamente il modello superiore, AR1330, consentirà di farlo alla cadenza di 98fps. L'azienda dichiara di aver già fatto partire la produzione di AR1230 e di essere al lavoro per produrre AR1330 entro l'estate.

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AMD mostra i tablet di nuova generazione con tecnologia Turbo Dock

Mobile World Congress 2013 è stato per AMD evento di presentazione della propria nuova tecnologia Turbo Dock, grazie alla quale risolvere in modo brillante nei sistemi tablet convertibili la scelta tra potenza di elaborazione e autonomia di funzionamento a batteria.

In questo modo un tablet convertibile può mettere a disposizione una superiore potenza di calcolo nel momento in cui è collegato alla tastiera, favorendo la produttività e la creazione di dati, ottimizzando invece l'autonomia di funzionamento quando il tablet è scollegato dalla tastiera.

amd_temash_tablet_1.jpg (45019 bytes)

Come opera questa tecnologia? La piattaforma prevede due differenti modalità di utilizzo, e quindi livelli prestazionali, a seconda che il tablet sia o meno collegato alla tastiera. Quest'ultima integra un sistema di raffreddamento addizionale a quello principale del sistema, grazie al quale viene quindi assicurato il funzionamento alle modalità prestazionali più spinte. La componente tastiera può anche fornire un'alimentazione supplementare e una batteria più capiente addizionale rispetto a quella integrata nella componente tablet, ma non si tratta di requisiti obbligatori per la piattaforma. Fondamentale per il funzionamento della tecnologia è la presenza di raffreddamento addizionale.

Nel momento in cui la tastiera viene scollegata il sistema passa dinamicamente, senza alcun tipo di intervento da parte dell'utente, nella modalità corrispondente, riducendo le prestazioni velocistiche nel complesso e incrementando l'autonomia di funzionamento.

AMD dichiara un aumento delle prestazioni velocistiche sino al 40% quando il tablet è abbinato alla tastiera, tanto per la componente CPU come per quella GPU, utilizzando Turbo Dock in abbinamento alla APU A6-1450, nuovo modello della famiglia Temash previsto al debutto nel corso dei prossimi mesi. Non conosciamo nello specifico le caratteristiche tecniche di questa soluzione, se non che sia dotata di architettura quad core con core Jaguar alla frequenza di clock di default di 1 GHz, abbinati a GPU Radeon HD 8280.

Temash, lo ricordiamo, è il nome in codice per identificare le APU AMD di prossima generazione, derivate dalla piattaforma Kabini per sistemi a più basso consumo. Kabini prenderà il posto della piattaforma AMD Brazos 2.0, utilizzata in sistemi notebook come nei desktop di più piccole dimensioni. Le APU Temash adotteranno i nomi commerciali A6 e A4, vantando architettura quad core e prestazioni velocistiche sino al doppio superiori rispetto a quanto messo a disposizione dalla APU Z-60 di attuale generazione che viene proposta da AMD per sistemi tablet.

In modalità tablet questo chip vanta un TDP massimo pari a 5,9 Watt, valore che può incrementare sino a 15 Watt nel momento in cui viene utilizzato il sistema di raffreddamento supplementare messo a disposizione dal modulo tastiera. Dati di questo tipo implicano un sistema di raffreddamento passivo, o comunque con ventola estremamente ridotta, per la sola parte tablet affiancato da un sistema addizionale basato su ventola integrato nella parte tastiera, che soffia aria verso il dissipatore di calore integrato nella componente tablet.


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EVGA PrecisionX

scheda aggiornata 5 ore fa

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Questa utility permette di intervenire manualmente sui parametri di funzionamento delle schede video EVGA basate su GPU NVIDIA GeForce delle serie 6, 7, 8, 9, 200 e 400.

Queste le note fornite dal produttore:

Features:

  • Independent or Synchronous control for fan and clock settings in a multi-GPU system
  • Allows up to 10 profiles, and ability to assign hotkeys to these profiles to allow in-game
  • Ability to view temperatures in the system tray
  • Core/Shader Clock Link/Unlink capability
  • Fan Speed manual or auto adjustment
  • Real-Time on-screen display support for ingame temp, framerate, and clock monitoring
  • Logitech Keyboard LCD Display support
  • In-app temp/clockspeed monitoring of GPU's
  • Information button shows device, driver, memory size, BIOS Revision and SLI mode
  • Ability to choose different skins, and make your own!
  • Now you can save screenshots from your favorite games!

System requirements:

  • Windows XP32/64 or Vista32/64
  • EVGA 6, 7, 8, 9 or GTX 200 series graphics card
  • Forceware 96.xx or higher drivers

Queste le note fornite a corredo con la versione più recente:

Updated "Adjust Voltage" section – Includes new feature:

  • EVGA K-Boost – This feature will allow you to "lock" GTX 600 series cards to Boost Clock/Voltage, even in 2D mode. Some important notes about this new feature:
    • If using SLI, please disable SLI prior to enabling this feature, you can re-enable SLI once system is rebooted.
    • Please disable EVGA K-Boost before reinstalling, or uninstalling the NVIDIA driver.

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Mercato server, quarto trimestre difficile soprattutto per l'area EMEA

Gartner ha pubblicato il resoconto dell'analisi del mercato server per il quarto trimestre dell'anno 2012 registrando una flessione nei volumi di vendita dello 0,2% ma una crescita di fatturato del 5,1% rispetto al medesimo trimestre dello scorso anno. Osservando invece l'intero 2012 si registra una crescita dell'1,5% in termini di consegne ed una flessione di fatturato dello 0,6% rispetto al 2011.

Jeffrey Hewitt, research vice president per Gartner, ha commentato: "Il 2012 è stato un anno con problemi di budget che ha portato ad un ritardo del ciclo di sostituzioni dei server x-86 nelle aziende e nei datacenter di medie dimensioni. I datacenter di servizi come Baidu, Facebook e Google sono invece stati i reali motori della crescita in volumi registrata per l'anno. Le deboli prestazioni di mercato delle piattaforme RISC/Itanium Unix hanno invece pesato sulla crescita dei fatturati complessivi".

Osservando i risultati da un punto di vista geografico, le aree a maggior crescita in termini di volumi di vendita sono state il Nord America con un +5,5%, la regione Asia/Pacific con una crescita del 3,4% e l'America Latina che cresce dello 0,2%. Si tratta delle uniche aree geografiche a mostrare una crescita nelle consegne.

Sul fronte dei vendor vediamo invece che nel quarto trimestre dell'anno IBM allarga la propria presenza sul mercato, con un fatturato trimestrale di 5,1 miliardi di dollari e un market share che arriva al 34,9%, in crescita rispetto al 33,7% dello stesso trimestre dell'anno precedente. Tra i primi cinque vendor IBM è anche la realtà che registra la maggior crescita in termini di fatturato, con l'8,9%, mentre Oracle registra la contrazione più singificativa con un calo del 18%. Se spostiamo l'analisi sui volumi di vendita, resta HP il leader con un market share del 26,5%, pur registrando una flessione delle consegne nell'ordine del 5,9%. Tra i prinicpali vendor, Cisco è stata l'unica realtà a registrare una crescita delle consegne nel quarto trimestre del 2012, con un significativo +40,9%.

Restringendo lo sguardo sull'area EMEA si nota, sempre nel quarto trimestre, un calo delle consegne del 10.4%, con 630 mila unità commercializzate, e un calo del fatturato del 7,4% con 3,8 miliardi di dollari.

Adrian O'Connell, resarch director per Gartner, ha commentato a tal proposito: "L'area EMEA è ancora una volta il punto debole delle vendite server. Ciascuna delle tre sottoregioni dell'area ha visto fatturati in calo, con l'Europa Occidentale che si flette del 7,9%, l'Europa dell'Est che segna un calo del 7,3% e l'area Africa e Medio Oriente che cala del 3,7%. Senza la forte crescita del segmento hyperscale che si sta dimostrando di beneficio ai mercati del Nord America, o la continua crescita macroeconomica delle regioni emergenti nell'area Asia/Pacific, EMEA è molto più esposta alla debolezza della spesa enterprise nelle infratrutture server. Il quarto trimestre 2012 in EMEA ha concluso un altro anno difficile per il mercato, con i fatturati che scendono ad un livello più basso rispetto al quarto trimestre del 2009. Quest'anno dovrebbe essere leggermente positivo, anche se l'ambiente resta pervaso da una feroce competizione. I vendor maggiormente esposti ai segmenti high-end in declino dovranno affrontare le maggiori sfide."


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VirtualBox

scheda aggiornata 3 ore fa

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VirtualBox è un sistema di virtualizzazione per sistemi con architettura x86. VirtualBox è inoltre uno strumento altamente flessibile e può essere utilizzato sia in ambienti server, sia in quelli desktop. Attualmente si tratta di una delle poche soluzioni per la virtualizzazione di livello professionale ad essere disponibile come software open source.

Ecco l'elenco delle novità di questa nuova release:

# The following items were fixed and/or added:
* VMM: fixed 64-bit guests on AMD Fusion CPUs
* VMM: fixed handling of the sysenter/sysexit machine instructions in 64-bit guests on Intel hosts
* GUI: added linked clone support
* GUI: fixed error check when changing the VM controller settings (4.1.0 regression)
* GUI: fixed the inclusion of additional information (license, vendor, ...) on OVF export
* GUI: when taking a snapshot from the VM selector, don't do a live snapshot
* GUI: fixed immediate crash during start on certain environments due to a library version conflict
* Guest control execution: implemented copying single files from guest to the host (directories and filters not supported yet)
* Guest control execution: limited to serve up to 5 guest processes at a time by default
* Main: return the correct RDP default port fixing settings warnings in the GUI if the remote display was enabled at runtime
* VBoxSVC: made the path comparison OS independent when images are registered
* VBoxSVC: several fixes/performance improvements for cloning of VMs
* Snapshots: fixed "Solid-State drive" flag survival on snapshot creation
* VBoxManage: implemented copyfrom and stat guest control tools to copy files from guest to host and to check for existence of files on the guest
* VBoxManage: fixed extpack install --replace
* VBoxManage: allow to start multiple VMs with startvm
* VBoxManage: experimental support for SATA CD/DVD hotplugging
* Mouse support: fixed an off-by-one pointer position error affecting Windows guests
* VRDP: fixed a case when the screen was not redrawn correctly
* NAT: changed TCP connection establishment according to Winsock API requirements (Windows hosts only)
* USB: fixed device recognition issues and fixed several device capturing issues (Windows hosts)
* USB: fixed issues with remote filters being applied to local USB devices
* OVA: fixed import of renamed OVA files
* Windows host: fixed icon for .VDI files
* Solaris hosts: fixed a bug preventing parallel usage of multiple host NICs with Crossbow based bridged networking
* Linux hosts: fixed random kernel panics on host suspend / shutdown (4.1.0 regression)
* Guest Additions: keep logged in user count in out-of-memory situations and warn about it
* Solaris Additions: fixed shared folders due to missing symbols in the vboxfs module (4.0.12 / 4.1.0 regression)
* Windows Additions: fixed file truncation on a shared folder with some applications
* Windows Additions: fixed shared folder issues with antivirus software and 64 bit Windows guests
* Windows Vista and 7 guests: WDDM driver fixes and performance enhancements, fixed WinSAT crashes
* Linux Additions: fixed llseek() for Linux kernels 2.6.37 and above


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Kickstarter presenta Luxi, per trasformare iPhone in un esposimetro a luce incidente

Kickstarter presenta Luxi, per trasformare iPhone in un esposimetro a luce incidente

"Il nuovo progetto sviluppato da Kickstarter consiste in un accessorio in grado di trasformare il proprio smartphone in un esposimetro a luce incidente."

Ormai non si contano più i differenti accessori per smartphone dedicati alla fotografia presentati quasi quotidianamente. Tra questi segnaliamo l'ultimo progetto pensato da Kickstarter, Luxi, accessorio dalla concezione semplicissima e, a detta del team che lo ha sviluppato, dalla resa qualitative degna di prodotti ben più costosi.

Uno dei fattori tecnicamente più rilevanti nella fotografia è sicuramente l'esposizione; se nella stragrande maggioranza dei casi l'utilizzo dell'esposimetro integrato nella fotocamera risulta il modo più pratico per misurare l'esposizione di una scena, esigenze diverse richiedono una lettura della luce incidente tramite un apposito esposimetro. Luxi consente di sfruttare il proprio iPhone come se fosse un vero esposimetro a luce incidente; il prodotto non è altro che una semisfera traslucida applicata davanti alla fotocamera frontale del device consendo a quest'ultima di catturare la luce proveniente da 180°.


La lettura della luce di Luxi confrontata con quella di un Sekonic L-308

Utilizzando quindi una delle tante app esistenti con funzione di esposimetro (ma l'azienda è al lavoro anche su un'applicazione dedicata) si può in questo modo avere un'indicazione delle coppie di tempi e diaframmi da utilizzare. Il progetto ha raggiunto i fondi necessari per mandare Luxi in produzione, che presto sarà venduto al prezzo di $24.95. Disponibile per iPhone 4, 4s e 5, l'azienda ha dichiarato che molto probabilmente non produrrà una versione dedicata ad altri smartphone a causa dei differenti form factor che richiederebbero la produzione di un modello dedicato per ciascun device.

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Dropbox

Written By Unknown on Sabtu, 23 Februari 2013 | 23.59

scheda aggiornata 1 giorno fa

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Dropbox permette di memorizzare files online, accedendo da diverse locazioni e mantenendo sincronizzazione in modo automatico. Non solo: Dropbox permette di condividere automaticamente files tra utenti differenti mantenendo un'interfaccia utente estremamente semplice e intuitiva.


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ICQ

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Instant messenger estremamente completo. Alla tradizionali funzioni di invio e ricezione messaggi o files. si affinca la possibilità di instaurare un contatto in chat privata con un proprio contatto. Sono state introdotte innovative funzioni per la gestione della telefonia basata su protocollo IP. E' inoltre possibile inviare sms a telefoni cellulari. L'interfaccia grafica è semplice, intuitiva e può essere ottimizzata in due versioni: semplice (a disposizione le funzioni base) o avanzata (adatta ad utenti un pò più esperti.


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Prime immagini di Diablo III per PlayStation 4

Dopo mesi di rumor e di notizie "rubate", sappiamo adesso che era tutto vero: Diablo III arriverà su console. Chris Metzen di Blizzard Entertainment lo ha annunciato durante il PlayStation Meeting in cui è stata rivelata PlayStation 4. Il gioco arriverà sulla console next-gen e anche su PlayStation 3, piattaforma sulla quale è già in grado di girare regolarmente.

"Molti di voi si staranno chiedendo perché uno sviluppatore vecchio stampo PC fa parte di questo evento. Vi annunciamo che Blizzard e Sony hanno raggiunto una collaborazione strategica grazie alla quale conquisteremo il mondo. Ah ... fosse così facile", ha detto Mezten durante il PlayStation Meeting.

"Abbiamo iniziato sulle console e poi ci siamo spostati sul PC. Siamo rimasti per tanti anni su questa piattaforma ma ora vogliamo tornare sulle console", dice Metzen. "Abbiamo quindi valutato quali dei nostri giochi potessero essere portati su console".

Blizzard adesso completa l'annuncio con il comunicato ufficiale e con la prima gallery di screenshot, riportata in calce alla news. Diablo III per PS3/PS4 si baserà sulla versione PC e beneficerà di tutti gli ultimi aggiornamenti, inclusi i livelli d'eccellenza, il Congegno demoniaco, la Potenza dei mostri, le Schermaglie. Questa versione sarà dotata di controlli personalizzabili, una nuova interfaccia utente e una prospettiva dinamica della visuale, fa sapere Blizzard.

La versione per PS3 di Diablo III verrà, inoltre, presentata al pubblico durante il PAX East, che si terrà presso il Boston Convention and Exhibition Center dal 22 al 24 marzo.


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Kim Dotcom offre il servizio MEGA alle università

A circa un mese dalla presentazione di MEGA, il servizio di storage cloud realizzato da Kim Dotcom fornito anche in forma gratuita, gode già di un notevole successo. Sono oltre 3 milioni gli utenti attualmente registrati e 125 milioni i file caricati, numeri che attestano in maniera chiara il gradimento da parte del pubblico per l'ultima creazione dell'enorme Kim.

Il personaggio però, lo sappiamo, ama fare parlare di sé e non vede l'ora di estendere ulteriormente il servizio, non fosse altro per far venire un travaso di bile per la rabbia ai nemici dell'FBI e affini. Recentemente MEGA è stato scelto da una importante società USA come servizio di storage cloud, fatto che ha fatto venire un'altra idea a Kim Dotcom. Perché non offrire un servizio del genere a tutte le università che ne faranno richiesta?

The Next Web ci fornisce inoltre qualche dettaglio in più: MEGA verrà offerto alle università in versione White Label, ovvero con possibilità di completa personalizzazione in termini di brand. Seguiranno maggiori dettagli, anche se emerge che vi saranno possibili configurazioni ad hoc,probabilmente a titolo gratuito. Ci si è interrogati sul perché Kim Dotcom non chieda un dollaro in cambio, avendo poi una risposta direttamente da lui: gli studenti di oggi potrebbero essere i clienti di domani, e se sono abituati ad un servizio e si trovano bene, con buona probabilità continueranno ad usufruirne.

Fornire un servizio di cloud storage alle università è inoltre un titolo di prestigio, motivo per cui vi è anche un interesse in termini di immagine. In ogni caso seguiranno maggiori dettagli, probabilmente già nel corso delle prossime settimane. 

 


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Aggiornamento firmware per Olympus OM-D E-M5: ora disponibile la versione 1.6

Aggiornamento firmware per Olympus OM-D E-M5: ora disponibile la versione 1.6

"Olympus rilascia un aggiornamento per il firmware dedicato a OM-D E-M5 e richiama alcuni modelli che potrebbero creparsi in prossimità di una vite"

Che Olympus abbia investito molto su OM-D E-M5 non è certo un mistero. La EVIL top di gamma della casa ha ormai compiuto un anno di vita e il produttore ha rilasciato negli scorsi giorni la versione 1.6 del firmware si cui è basata la fotocamera.

Si tratta in realtà di un minor update che non introduce alcuna nuova funzione ma si limita a correggere due bug che occasionalmente affliggevano la senzaspecchio: una lettura errata dell'esposizione quando la fotocamera è impostata ad ISO 2000 o più e un bug che non consentiva in alcuni casi di effettuare correttamente lunghe esposizioni.

L'aggiornamento è scaricabile dal sito della casa a questo indirizzo o tramite il softwarte proprietario Olympus Camera Updater. Il produttore ha inoltre richiamato alcuni esemplari prodotti i quali potrebbero creparsi in prossimità di una vite fissata nella cornice del display posteriore. Gli esemplari che potrebbero essere difettati commercializzati in Europa hanno le matricole BEK501001-BEK508887 (versione nera) e BF4501001-BF4503865 (versione silver). In caso si possedesse una macchina difettata è possibile contattare la casa stessa che si adopererà per la riparazione: la crepa potrebbe infatti minare la resistenza del corpo agli spruzzi d'acqua.

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Apple lavora ad una tastiera virtuale a tasti modificabili

Il sito web Appleinsider ha individuato una nuova richiesta di brevetto depositata da Apple che descrive un particolare metodo ideato per migliorare l'accuratezza della tastiera touch presente nei suoi iDevices, basato sul ridimensionamento automatico e in tempo reale dei tasti sulla base dei pattern di digitazione dell'utente.

Il brevetto descrive un "touch correcting keypad" di fatto molto simile all'attuale tastiera software presente in iOS e provvista di un'impostazione denominata "Typo-Adaptable Keyboard" che consente di modificare la forma e la dimensione dei tasti e lo spazio tra di essi, allo scopo di compensare quegli errori causati poprio dallo stile di digitazione dell'utente.

In questo modo il sistema va ad alterare sia la rappresentazione visuale dei tasti, sia le zone di input riconosciute dal dispositivo. Varie rappresentazioni grafiche allegate alla documentazione mostrano il concetto all'opera: in un disegno viene rappresentato il tasto shift di maggiori dimensioni, con la contemporanea riduzione dei tasti A e Q, in un altro disegno si osserva l'aumento dello spazio che separa el lettere A e Q mentre in un altro disegno ancora si vede il tasto S con una forma abbastanza inusuale e una parallela riduzione delle dimensioni del tasto W.

Il concetto potrebbe concretizzarsi in uno dei prossimi rilasci di iOS andando a mgliorare l'esperienza d'uso del dispositivo e aiutando a risolvere alcuni dei comuni inconvenienti che si verificano con la digitazione di una tastiera virtuale, sprovvista di un feedback tattile.


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Gaming portatile: i download di App superano i titoli per le console portatili

App Annie ed IDC hanno inaugurato Portable Gaming Report, un resoconto trimestrale che offre uno spaccato sul mondo del gaming portatile, evidenziando le differenze tra i download di applicazioni per i dispositivi mobile e le consegne dei software confezionati, e dal quale emerge come esso sia molto più profittevole e remunerativo per gli sviluppatori di app rispetto a quelli dedicati alle console di gioco portatile.

In particolare nel report si osserva come nel corso del quarto trimestre 2012 la spesa consumer combinata sui giochi venduti tramite App Store e Google Play sia superiore a quella dedicata all'acquisto di titoli dedicati su console di gioco portatili. L'analisi mostra però come la spesa per i titoli dedicati sia abbastanza soggetta alla stagionalità: è nel mese di dicembre, dove tipicamente si concentrano gli acquisti delle festività natalizie, che è stato generato il 60% della spesa trimestrale per i titoli dedicati alle console di gioco portatili.

Un ulteriore dato che fa emergere alcune interessanti dinamiche del mondo gaming è rappresentato dalla distribuzione geografica delle spese: gli acquisti gaming su Google Play hanno trovato più spazio nella regione Asia-Pacific, mentre per iOS si osserva un sostanziale pareggio tra mercato nord americano e area APAC. Gli acquisti di titoli per console portatili sono invece distribuiti in maniera abbastanza omogenea sui mercati nord americano, dell'Europa Occidentale e asiatico.

Lewis Ward, gaming research manager per IDC, osserva inoltre: "Abbiamo osservato con sorpresa che Apple e Nintendo, sebbene i loro titoli più popolari ed i loro modelli di business siano abbastanza differenti, sono abbastanza vicini in termini di spesa consumer aggregata sul software gaming nel corso del quarto trimestre 2012".

Il report integrale è disponibile a partire da questo indirizzo.


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NVIDIA GeForce GTX Titan: l'analisi prestazionale

Written By Unknown on Kamis, 21 Februari 2013 | 23.04

bench_scheda.jpg (76177 bytes)

Trascorse 48 ore dal primo articolo sulla scheda NVIDIA GeForce GTX Titan, incentrato sulle caratteristiche tecniche e architetturali, è giunto il momento di pubblicare la seconda parte della nostra analisi, con la quale faremo il punto della potenza di elaborazione di questo nuovo prodotto NVIDIA.

Ricapitoliamo le principali caratteristiche tecniche di questa scheda: troviamo GPU GK110, appartenente alla famiglia Kepler e al momento attuale il più complesso chip video sviluppato da NVIDIA. La scheda integra 2.688 CUDA cores e 6 Gbytes di memoria video GDDR5, abbinata a bus da 384bit di ampiezza: rispetto alla scheda GeForce GTX 680 i CUD cores aumentano sensibilmente mentre dal versante memoria triplica la dotazione e incrementa del 50% la bandwidth.

Modello

GeForce GTX 680 GeForce GTX 690 GeForce GTX Titan Radeon HD 7970 GHz Ed.
GPU GK104 GK104 GK110 Tahiti
n° GPU 1 2 1 1
CUDA cores
stream processors
1.536 2x1.536 2.688 2.048
clock GPU 1.006 MHz 915 MHz 837 MHz 1.000 MHz
boost clock GPU
turbo clock GPU
1.058 MHz 1.019 MHz 876 MHz 1.050 MHz
ROPs 32 2x32 48 32
TMU 128 2x128 224 128
clock memoria 6.008 MHz 6.008 MHz 6.008 MHz 6.000 MHz
dotazione memoria 2 Gbytes 2x2 Gbytes 6 Gbytes 3 Gbytes
bandwidth memoria 192 GB/s 384 GB/s 288 GB/s 288 GB/s
bus memoria 256bit 2x256bit 384bit 384bit
alimentazione 2x6pin 2x8pin 8pin+6pin 8pin+6pin

A dispetto di queste nuove specifiche la scheda GeForce GTX Titan vanta un ingombro solo marginalmente superiore a quello della scheda GeForce GTX 680, mantenendone la larghezza complessiva pari a 2 slot. In termini di design e soluzioni tecniche GeForce GTX Titan è molto simile alla scheda GeForce GTX 690, per via dello chassis esterno in alluminio e per l'utilizzo di un sistema di raffreddamento di tipo vapor chamber.

In questa analisi prestazionale abbiamo inserito a confronto le 4 schede top di gamma attualmente presenti sul mercato: 3 sono prodotte da NVIDIA, modelli GTX Titan, GTX 690 e GTX 680, mentre la quarta è soluzione Radeon HD 7970 GHz Edition di AMD. Non abbiamo potuto aggiungere anche una scheda Radeon HD 7990, proposta che abbina due GPU Radeon HD 7970 GHz Edition su singolo PCB e che dal punto di vista delle caratteristiche tecniche è di fatto equivalente ad un setup CrossFire ottenuto con due schede Radeon HD 7970 GHz Edition. Questi i prezzi indicativi rilevati sul mercato nazionale (il listino della scheda GeForce GTX Titan è quello suggerito da NVIDIA ai rivenditori italiani):

  • GeForce GTX 680: circa 450,00€ IVA inclusa
  • GeForce GTX 690: circa 950,00€ IVA inclusa
  • GeForce GTX Titan: circa 970,00€ IVA inclusa
  • Radeon HD 7970 GHz Edition: circa 420,00€ IVA inclusa

GeForce GTX 680 e Radeon HD 7970 GHz Edition entrano in una categoria di prezzo che è ben differente da quella delle due altre schede, GeForce GTX 690 e GeForce Titan. Possiamo ben dire che le dirette concorrenti di queste due schede, quantomeno dal punto di vista economico, siano due configurazioni con rispettivamente due schede GeForce GTX 680 in SLI e due schede Radeon HD 7970 GHz Edition in CrossFire.

Configurazione di test

Di seguito la configurazione del sistema utilizzato nei test:

  • Processore: Intel Core i7 3960X portato alla frequenza di clock di 3,8 GHz con tecnologia Turbo Core disattivata;
  • memoria RAM: 4x4 Gbytes Corsair Vengeance; frequenza di clock 1.600 MHz con timings pari a 9-9-9-24 1T; controller quad channel.
  • Hard disk: Western Digital WD7500AAKS, 750 Gbytes SATA 7.200 rpm;
  • Scheda madre: ASRock X79 Extreme 4, chipset Intel X79;
  • Sistema operativo: Windows 7 Ultimate 64bit SP1, con tutti i più recenti fix rilasciati da Microsoft;
  • Driver video NVIDIA GeForce GTX Titan: GeForce 314.09 beta
  • Driver video NVIDIA GeForce GTX 680 e 690: GeForce 314.07 beta
  • Driver video AMD: Catalyst 13.2 beta 5 + AMD Catalyst Application profiles 12.11 CAP 2
  • Alimentatore: Cooler Master Gold 1200W.

Queste le schede video utilizzate per i test prestazionali:

  • NVIDIA GeForce GTX Titan: clock GPU 837 MHz; 2688 stream processors @ 837 MHz; 6 Gbytes memoria GDDR5 @ 6.008 MHz su bus a 384bit
  • NVIDIA GeForce GTX 690: clock 2xGPU 915 MHz; 1536 stream processors @ 915 MHz; 2x2.048 Mbytes memoria GDDR5 @ 6.008 MHz su bus a 2x256bit
  • NVIDIA GeForce GTX 680: clock GPU 1006 MHz; 1536 stream processors @ 1.006 MHz; 2.048 Mbytes memoria GDDR5 @ 6.008 MHz su bus a 256bit
  • AMD Radeon HD 7970 GHz Edition: clock GPU 1.000 MHz (clock boost 1.050 MHz); 2048 stream processors @ 1.000 MHz (clock boost 1.050 MHz); 3 Gbytes memoria GDDR5 @ 6.000 MHz su bus a 384bit

La risoluzione utilizzata per queste analisi è stata quella di 2560x1600 pixel, salvo diversamente indicato.


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Casio presenta tre nuove compatte: EX-ZS30, EX-N5 ed EX-N50

Casio presenta tre nuove compatte: EX-ZS30, EX-N5 ed EX-N50

"Casio rinnova la gamma di compatte Exilim presentando tre nuove fotocamere entry level: EX-ZS30, EX-N5 ed EX-N50"

La posizione di Casio nel mondo della fotografia è certamente legata a doppio filo al segmento delle compatte. Il produttore presiede questo segmento seguendo una strategia che impone la presentazione continua di tanti prodotti, alcuni dei quali dalle caratteristiche molto simili. È il caso ad esempio delle tre nuove Exilim annunciate dal produttore recentemente; tre differenti modelli, ma con svariate caratteristiche in comune.

la prima fotocamera presentata, EX-ZS30, è una compatta punta e scatta dotata di sensore CCD da 20.1 megapixel, uno zoom ottico 6x dalla focale equivalente al pieno formato di 26-156mm, ed un display da 2.7" di diagonale. EX-ZS30 fa naturalmente della semplicità d'uso, garantita dalle diverse funzioni per lavorare in modalità completamente automatica e dall'interfaccia semplificata, il suo maggiore punto di attrattiva per un target definito dal produttore stesso "first time users".

Le due altre Exilim presentate, EX-N5 ed EX-N50, condividono con EX-ZS30 ottica, display e funzionalità. Le differenze con la sorella maggiore risiedono nell'adozione di un differente elemento sensibile, un CCD da 16.1 megapixel, e di un design caratterizzato da linee più morbide. A loro volta EX-N5 ed EX-N50, sotto la scocca di fatto la stessa fotocamera, si differenziano per l'adozione di tinte unite nel primo caso e del disegno di una trama sulla fotocamera nel caso di EX-N50.

Tutti i modelli saranno disponibili in differenti colorazioni; come quasi da tradizione. Casio ha al momento rilasciato dettagli su prezzi e disponibilità per il mercato italiano solo riguardo Exilim EX-ZS30: disponibile da marzo vede un prezzo di listino di €129,99.

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La Cina supera gli USA per numero di smartphone

Che la Cina stia rappresentando in questo periodo uno dei mercati più vivaci in termini di crescita non è certo una novità, ma un'ulteriore e significativa conferma arriva dalla società di analisi di mercato Flurry, che ha stimato come il mercato cinese degli smartphone abbia superato quello statunitense, diventando il primo mercato mondiale.

Per quanto riguarda il mercato cinese, Flurry ha stimato un installato base di 246 milioni di smartphone Android e iOs per il mese di febbraio, contro i 230 milioni di dispositivi del mercato statunitense. Il diretto inseguitore, il mercato UK, si posiziona ad anni luce di distanza con appena 43 milioni di smartphone.

Le restanti posizioni della top-ten sono occupate da Corea del Sud, con 30 milioni di dispositivi, Giappone con 29 milioni di smartphone, Germania con 27 milioni, Francia a 23 milioni a pari merito con il Canada ed infine Russia e India con 19 milioni di smartphone.

Sebbene il mercato indiano sia all'ultimo posto della top-10, è quello che ha tutti i presupposti per poter arrivare a competere, seppur nel giro di non pochi anni, con quello cinese, date le similitudini tra le due realtà in termini di popolazione e di tasso di crescita. La Cina può contare su 1,3 miliardi di individui ed ha un tasso di crescita nella diffusione di smartphone del 209%, mentre l'India ha 1,2 miliardi di individui ed un tasso di crescita del 189%.

L'analisi di Flurry osserva che nel corso del 2012 il mercato USA ha visto una crescita di cica 55 milioni di nuovi smart devices, mentre la Cina vive una crescita quasi tripla, di 150 milioni di nuovi dispositivi. Ovviamente la saturazione del mercato è molto più elevata negli USA per via di una maggiore esposizione al boom degli smarthpone, ma l'enorme popolazione cinese offre ancora molto spazio per la crescita.


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Potenza di calcolo e autonomia nei tablet? La ricetta di AMD

AMD ha sviluppato una nuova tecnologia grazie alla quale fornire alle soluzioni tablet convertibili un ideale bilanciamento tra potenza di calcolo e autonomia di funzionamento in modalità tablet.

Stando a quanto indicato dal sito ComputerWorld la logica di funzionamento è molto semplice. Quando il tablet è utilizzato scollegato dalla tastiera le specifiche di funzionamento sono tarate per ottimizzare il consumo della batteria; nel momento in cui viene collegata la tastiera e il tablet portato ad operare come dispositivo mobile più vicino ad un notebook le specifiche di funzionamento vengono incrementate, così da avere a disposizione maggiore potenza di calcolo.

Turbo Dock, questo il nome indicato per la tecnologia, dovrebbe permettere di ottenere un incremento delle prestazioni velocistiche sino al 40% nel momento in cui il tablet venga collegato ad una docking station con tastiera. La tecnologia verrà introdotta con la prossima generazione di APU AMD per sistemi tablet, nota con il nome in codice di Temash. Questa nuova classe di APU è stata mostrata da AMD lo scorso mese in occasione del CES di Las Vegas ed è prevista al debutto nel corso della primavera; tra le caratteristiche tecniche segnaliamo l'utilizzo dei nuovi core della famiglia Jaguar.

Il principio di funzionamento crediamo preveda l'utilizzo di frequenza di clock di default per la APU nel momento in cui la tastiera sia collegata allo schermo, e una forte riduzione della frequenza di clock della APU quando viene utilizzata la sola modalità tablet, con conseguente contenimento della tensione di alimentazione oltre che dei consumi complessivi.

La particolarità di questa soluzione è quella di non dipendere dal tipo di implementazione scelta dal produttore, ma standardizzata da AMD all'interno della propria piattaforma hardware. Ogni partner dell'azienda americana potrà pertanto implementare questa tecnologia in propri tablet convertibili, strategia che crediamo potrà aumentarne la diffusione in modo rapido.


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Green Email Cloud, datacenter efficiente tutto italiano

MailUp, società italiana specializzata in applicazioni per il Direct Marketing multicanale, ha annunciato di aver realizzato una collaborazione con l'ICAR-CNR di Cosenza ed Eco4Cloud per il progetto Green Email Cloud, iniziativa volta alla realizzazione di un datacenter ad alta densità ed efficienza energetica con espandibilità illimitata.

Green Email Cloud sfrutta un particolare algoritmo statistico che permette di analizzare in tempo reale il carico del data center allo scopo di distribuire i servizi tra i vari blade server. Applicando un sistema integrato di pianficazione della capacità, è possibile prevedere i livelli di servizio e la capacità residua del datacenter. Ciò rende possibile sfruttare le risorse nella maniera più efficiente possibile, spegnendo i server che al momento sono superflui al lavoro del datacenter. Questi possono essere accessi ed accogliere gli ulteriori servizi distribuiti solo nel caso di aumento del carico.

I test condotti su Green Email Cloud, secondo quanto afferma MailUp, evidenziano come questo meccanismo di funzionamento sia in grado di offrire un risparmio del 50% circa sui consumi di energia elettrica e di ridurre, conseguentemente, la produzione di anidride carbonica: rispetto ad un data center tradizionali di dimensioni confrondabili, Green Email Cloud produce infatti 220 tonnellate di anidride carbonica in meno. La soluzione consente, sempre secondo MailUp, un risparmio di circa 100 mila Euro all'anno per un singolo datacenter di piccole dimensioni.

Nazzareno Giorni, general manager per MailUp, ha commentato: "Green Email Cloud è un progetto altamente innovativo e in linea con la sensibilità ecosostenibile di MailUp. Attraverso il bando pubblico Finter per la promozione di progetti innovativi volti al miglioramento del sistema infrastrutturale, gestionale e organizzativo delle imprese, Regione Lombardia ha scelto di finanziare il nostro progetto e questo non può che renderci davvero molto orgogliosi. Attualmente, in Italia, nessun data center di piccole dimensioni ha caratteristiche di efficienza paragonabili a quelle di Green Email Cloud".

Il progetto, nato nel febbraio 2012 e sviluppato da MailUp in collaborazione con Eco4Cloud – start-up nata da quattro ricercatori dell'università di Cosenza che hanno collaborato con l'istituto l'Istituto di Calcolo e Reti ad Alte Prestazioni del Consiglio Nazionale delle Ricerche (ICAR-CNR) – sarà completato entro il 2013. Il primo cluster del nuovo cloud sarà in produzione entro la fine dell'anno.


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PS4: i giochi funzioneranno anche offline

Gli utenti di PlayStation 4 potranno giocare con i titoli comprati nel tradizionale formato scatolato anche se la console non è connessa a internet. Lo chiarisce un dirigente di Sony, secondo un'intervista pubblicata da Eurogamer.

"Si potrà sempre giocare offline, anche se è consigliato rimanere connessi", sono le parole di Shuhei Yoshida, direttore dei Sony Worldwide Studios. "PlayStation 4 permetterà di passare alla modalità completamente offline. Il mondo social per noi è fondamentale, ma abbiamo capito che ci sono molte persone anti-social. Quindi, se si desidererà non essere connessi, sarà possibile disconnettersi".

PlayStation 4, come abbiamo visto con i nostri report, sarà fortemente strutturata intorno al cloud, gestito con tecnologia Gaikai. Moltissime funzioni della console, infatti, sono pensate per sfruttare la connettività online.

Ci sono garanzie anche sul mercato dell'usato. "I giocatori che comprano in forma fisica vogliono giocare ovunque", continua Yoshida, concludendo dicendo che "il mercato dell'usato con PS4 non verrà toccato".

Nel corso del PlayStation Meeting 2013 sono stati fatti altri annunci: Diablo III, Destiny, The Witness, un nuovo Final Fantasy, tutti su PlayStation 4. È stato confermato anche The Witcher 3 per PS4.

Altre informazioni sull'annuncio si trovano qui e qui.


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iWatch, del 2011 la prima richiesta di brevetto

Il sito web Appleinsider ha scovato la documentazione relativa ad una richiesta di brevetto da parte di Apple avanzata nel mese di agosto 2011 e legata a quello che potrebbe essere l'incarnazione del fantomatico smart watch della Mela, altresì conosciuto con il nome di iWatch.

Dalle immagini della documentazione, così come nelle note esplicative, si evince che Apple ha in mente (anche se l'evoluzione del progetto potrebbe aver imboccato altre strade) un dispositivo simile ad un braccialetto più che ad un vero e proprio orologio, dotato di un display flessibile capace di circondare interamente il polso dell'utente.

La Mela, in particolare, avrebbe indagato la possibilità di realizzare il dispositivo sulla base dei braccialetti a schiaffo, o slap band, che tanto andavano di moda tra i giovani più di qualche anno fa. Si tratta di braccialetti costituiti da una listella di metallo opportunamente sagomata che una volta sbattuti sul polso si richiudono completamente attorno ad esso evitando di poter scivolar via o cadere.

L'idea di Apple sarebbe quindi quella di usare una listella in metallo come "anima", attorno alla quale collocare circuiteria logica, display flessibile e batteria. Il braccialetto sarebbe poi provvisto di tecnologie di comunicazione wireless per collegarsi ad altri dispositivi, come ad esempio uno smartphone, ed interagire con essi o diventarne un'estensione.

Questa impostazione progettuale consentirebbe di realizzare un dispositivo adatto alla misura del polso di chiunque, grazie all'impiego di un sensore capace di riconoscere il punto di chiusura del braccialetto per riadattare opportunamente gli elementi presenti a schermo. Il dispositivo potrebbe inoltre essere corredato di sistemi di energia a celle solari o basati sul movimento del polso per alimentare il braccialetto/orologio.

Che si tratti o meno della reale incarnazione di iWatch non lo sapremo fino al momento del suo debutto sul mercato, ma una cosa è certa: lo smart watch di Apple è molto più che una semplice ipotesi.


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Nokia sul punto di realizzare il proprio primo tablet Windows 8 RT?

Written By Unknown on Sabtu, 16 Februari 2013 | 23.59

Se ne era già parlato più volte in passato ma sembra che in questa occasione le voci trapelate possano avere un fondo di verità. Secondo quanto riportato in queste ore da alcune testate online internazionali, infatti, la finlandese Nokia potrebbe essere al lavoro, o forse sarebbe già nella fase conclusiva della progettazione, del proprio primo tablet.

In un evento tenutosi in Pakistan, la compagnia scandinava avrebbe, forse involontariamente, proiettato una immagine in cui erano raffigurati dei dispositivi dotati di sistema operativo Windows 8, uno dei quali, senza lasciare spazio alcuno ad altre interpretazioni, non poteva essere che un tablet.

La foto, pubblicata da NokiaGadgets, raffigura una tavoletta multimediale con una cornice di colore giallo che potrebbe essere costruita con un materiale metallico, informazione che porta a pensare a un design di tipo unibody.

Nell'immagine il tablet è raffigurato in configurazione landscape e l'immagine sul display ritrae senza ombra di dubbio l'interfaccia "Metro" del sistema operativo Windows 8, in questo caso presumibilmente nella sua versione RT.

La compagnia finlandese non ha ovviamente voluto commentare l'immagine ma resta comunque viva l'ipotesi di un primo passo verso la creazione di un vero e proprio ecosistema marchiato Nokia. Ne sapremo di più nel corso del Mobile World Congress?


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LG annuncerà ufficialmente Optimus G Pro al MWC

Manca orma davvero poco all'inizio del prossimo Mobile World Congress, una degli eventi più importanti a livello internazionale per quanto riguarda il mondo della tecnologia mobile e, come lecito aspettarsi, si fanno ogni giorno sempre più intensi i rumors riguardo quelli che potrebbero essere i numerosi annunci dei diversi produttori.

Tra questi, uno dei maggiormente attivi potrebbe essere LG che, dopo avere annunciato già all'inizio di questa settimana i nuovi terminali della seconda generazione della L Series, potrebbe portare nei padiglioni della kermesse catalana un nuovo importante top di gamma.

Nonostante le informazioni riguardo la scheda tecnica non siano ancora ufficiali, LG non ha potuto frenare il proprio entusiasmo e sembra aver dato conferma del prossimo annuncio di LG Optimus G Pro.

Si tratta di un nuovo phablet, dotato di display da 5.5 pollici di diagonale e risoluzione fullHD, ma soprattutto di uno speciale pannello curvo che dovrebbe dare alle immagini uno strano effetto "2,5D". Il processore in dote dovrebbe essere un quad-core, mentre la RAM ammonterà quasi sicuramente a 2GB.

Per il momento non si hanno tuttavia ancora informazioni certe che verranno svelate quasi sicuramente soltato il giorno dell'annuncio in occasione dell'evento in terra iberica.


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Microsoft Surface Mini, è solo questione di tempo

Microsoft lo aveva detto già all'atto della presentazione: Surface è solo il primo primo prodotto di una lunga serie, che andrà a coprire praticamente ogni categoria mobile e non solo. Insomma, Microsoft Surface da 10 pollici, a metà fra un tablet e un PC a seconda delle versioni, avrà in tempi brevi anche delle varianti, sebbene non siano emersi dettagli in merito.

Alcune conferme però arrivano dalla recente conferenza Goldman Sachs Technology and Internet, come riportato da  Extremetech: in questa sede, il CFO di Microsoft Peter Klein ha detto chiaramente che arriverà presto Surface Mini. La mossa non giunde inaspettata, poiché se si vuole fare sul serio nel mondo tablet è opportuno avere in listino i due form factor più graditi dal pubblico, ovvero quello dei 10 e dei 7 pollici.

Surface Mini sarà quindi un concorrente di iPad Mini, Kindle Fire e Nexus 7, sebbene rimangano aperti molti interrogativi, in primis quello del sistema operativo utilizzato. In casa Microsoft sono presenti due potenziali candidati, ovvero Windows 8 o Windows Phone 8. Da verificare anche l'eventuale presenza dei modelli RT che fanno riferimento ad architetture ARM.

Tornando un attimo sulle due versioni di Windows 8, che condividono kernel e interfaccia "Metro", gli utilizzi a cui sono destinati sono molto differenti fra loro, come sono molte le differenze degli OS stessi. In un tablet da 7 pollici è preferibile pensare ad una interfaccia prettamente verticale (Windows Phone 8 nasce per essere utilizzato principalmente, anche se non esclusivamente, così), oppure come un motitor desktop tradizionale? Domande a cui avremo risposta molto presto, a quanto pare.

La strada intrapresa da Microsoft nel campo dei tablet è per certi versi impegnativa, giungendo in un mercato con ottime alternative. L'aggiunta di una nuova proposta sarà comunque utile al mercato, andando ad allargare il ventaglio di scelta per il consumatore.


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NVIDIA Tegra 4, le spedizioni non inizieranno prima della fine di luglio

Nonostante la compagnia di Santa Clara NVIDIA abbia introdotto il proprio ultimo SoC mobile Tegra 4 già più di un mese fa in occasione dell'ultimo Consumer Electronics Show di Las Vegas, sembra che il produttore statunitense non abbia intenzione di cominciare a distribuire il proprio chip prima della fine del mese di Luglio.

Come conseguenza di ciò i primi terminali dotati di Tegra 4 dovrebbero fare il loro esordio non prime dei mesi di Agosto/Settembre.

"Distribuiremo NVIDIA Tegra 4 a partire dal secondo trimestre di questo anno. Stiamo incrementando la produzione in questo periodo e nel secondo trimestre inizieremo a distribuire le soluzioni ai produttori. Il secondo trimestre sarà anche il periodo in cui inizeremo a diffondere il nuovo Project Shield." Queste le parole di Jen-Hsun Huang, CEO di NVIDIA, durante una conference call con degli analisti finanziari.

Il secondo quarto di questo anno per NVIDIA comprende i mesi da maggio a luglio. La distribuzione dei SoC NVIDIA, nome in codice Wayne, e NVIDIA Project Shield dovrebbe quindi iniziare nel corso del mese di luglio. Come ormai tradizione uno degli storici partner di NVIDIA, ovvero Asus, potrebbe essere anche in questa occasione il primo produttore a rilasciare dei prodotti equipaggiati con Tegra 4.


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Dal MIT una nuova tecnica economica per la passivazione del silicio

Un gruppo di ricercatori del MIT ha scovato un metodo interessante per passivare il silicio a temperatura ambiente, con potenziali benefici significativi alla produzione di celle solari e altre tecnologie basate sul silicio dal momento che consente di rendere piuttosto economico il processo di produzione.

Il silicio deve essere ricoperto con uno speciale materiale prima di poter essere usato per le comuni applicazioni tecnologiche. La copertura permette di passivare il materiale, cioè di prevenire l'ossidazone che andrebbe a compromettere le sue proprietà elettriche. Si tratta di un processo fondamentale ed essenziale dal momento che senza di esso la superficie del silicio si ossiderebbe non appena esposta all'aria, di fatto andando a rovinare le sue prestazioni quando impiegato in pannelli solari.

Il processo di passivazione del silicio avviene ricoprendone la superficie con nitruro di silicio e può avvenire a temperature attorno ai 400°C. Si tratta di un processo costoso e che limita le tipologie di materiali che possono essere utilizzati. Di fatto si tratta della fase più costosa e delicata nella lavorazione del silicio per le celle solari.

I ricercatori hanno quindi pensato di utilizzare, al posto del nitruro di silicio, uno strato di maeriale organico mettendo mano ad un processo che decompone i vapori organici su cavi riscaldati a 300°C senza che il silicio superi però la temperatura di 20°C, assimilabile quindi alla temperatura ambiente. Il riscaldamento di questi cavi richiede meno dell'energia necessaria per accendere una normale lampadina ad incandescenza, quindi il costo energetico del processo è abbastanza contenuto. Il team di ricercatori ha testato chip di silicio con la nuova copertura polimerica per oltre 200 ore, senza rilevare alcun degrado delle sue prestazioni. "Le proprietà elettriche non cambiano" osserva Karen Gleason, docente del MIT che ha partecipato alla ricerca.

La bassa temperatura del chip di silicio durante questo processo permette di poterlo impiegare con altri materiali, come altri composti organici o polimeri, che altrimenti verrebbero distrutti dalle elevate temperature del convenzionale processo di passivazione. In questo modo si socchiude la porta a nuove applicazioni per i chip di silicio, come ad esempio la realizzazione di biosensori che seguono i legami con composti che reagiscono con specifiche molecole biologiche.

L'energia utilizzata nella produzione delle celle solari in silicio è un elemento critico perché ogni risparmio nei costi di produzione aiuta a renderle più competitive con le altre fonti di energia. Temperature più basse permettono di ridurre considervolmente i costi di produzione ed il nuovo processo apporta un ulteriore beneficio dal momento che offre una copertura antiriflesso capace di migliorare l'efficienza complessiva della cella solare.

Entrambi i processi di passivazione avvengono comunque in una camera a vuoto. I reagenti liquidi evaporano e quindi sono assorbiti e reagiscono sulla superficie. I ricercatori osservano che il processo può essere facilmente scalato sulle dimensioni delle celle solari convenzionali, ed il prossimo passo nello sviluppo di questo processo è proprio tradurre la tecnica di laboratorio negli ambienti di produzione commerciale.


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Android e iOS superano il 90% del mercato nel quarto trimestre del 2012

Android e iOS, rispettivamente primo e secondo sistema operativo per smpartphone al mondo in termini di diffusione, costituiscono insieme il il 91,1% di tutte le consegne di smartphone avvenute nel corso del qaurto trimestre 2012.

Secondo IDC la società di analisi di mercato IDC, i vendor Android assieme ad Apple hanno consegnato un totale complessivo di 207,6 milioni unità nel corso del trimestre, con una crescita del 70.2% rispetto ai 122 milioni di unità consegnate nel quarto trimestre 2011. Per l'anno 2012 le consegne combinate di smartphone Android e iOS costituiscono l'87,6% dei 722,4 milioni di smartphone consegnati, rispetto al 68,1% dei 494,5 milioni di unità consegnate nel corso dell'anno precedente.

Ramon Llamas, analista per IDC, ha commentato: "Il dominio di Android e Apple ha raggiunto un nuovo livello nel corso del quarto trimestre. Android può vantare una vasta gamma di smartphone e una lunga lista di partner. Trovare uno smartphone Android per qualsiasi budget, dimensione e prezzo era praticamente una garanzia durante il 2012. Di conseguenza Android ha battuto il tasso di crescita del mercato". Llamas osserva inoltre come sia la domanda per iPhone 5, sia il taglio di prezzi dei modelli precedenti, ha permesso ad iOS di diffondersi tra il pubblico nonostante i passi falsi compiuti da Apple con il servizio Maps.

Intanto vi sono sia BlackBerry, sia Micrososft che hanno lavorato su nuove piattaforme, recentemente lanciate e pronte a competere con i colossi del mercato. Il debutto di Micrososft Windows Phone 8 è avvenuto nel quarto trimestre del 2012, mentre BlackBerry ha rilasciato BB10 qualche settimana fa: è la prima volta dopo molto tempo che due nuove piattaforme smartphone vengono introdotte quasi contemporaneamente sul mercato.

Ryan Reith, program manager per IDC, ha osservato: "La recente introduzione di due nuove piattaforme dovrebbe portare a qualche evoluzione nel corso dei prossimi anni. Non v'è dubbio che la strada sia in salita per Microsoft e BlackBerry, ma la storia ha mostrato che i consumatori sono aperti al cambiamento. La diversità di piattaforme è qualcosa richiesto non solo dal consumatore ma anche dagli operatori".


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Western Digital annuncia TV Play e My Book AV-TV hard disk esterno con funzioni di VCR

Western Digital ha sempre guardato con occhio di riguardo gli utenti più smaliziati nell'ambito dell'intrattenimento domestico, dedicando loro dei prodotti che esulano dal concetto di hard disk classico, per cui l'azienda è famosa. Due esempi arrivano dai modelli TV Play e My Book AV-TV, che sono accomunati dal fatto di poter essere connessi direttamente alla TV, smart o meno che sia.

WD

TV Play lo storage di dati non lo prevede nemmeno. Riprende infatti il concetto di alcuni prodotti WD del passato, dando la possibilità di visualizzare filmati, foto e file multimediali in genere sul proprio televisore, utilizzando come fonte o le unità connesse tramite DLNA, oppure dalla rete domestica, così come da unità USB. L'interfaccia ad app promette anche collegamenti diretti ai social network, così da poter visualizzare sulla TV i filmati di Youtube, le foto da Facebook e altro ancora.

L'unità si connette alla TV tramite HDMI e promette compatibilità con un gran numero di codec. Dovrebbe arrivare sul mercato a circa 60 Euro. Interessante notare che l'unità è pilotabile o con il telecomando fornito in dotazione, o con apposite app iOS e Android direttamente dal proprio smartphone.

WD

My Book AV-TV è invece un prodotto diverso, che possiamo immaginare come un hard disk esterno dalle funzioni estese. Viene dotato di un hard disk nelle varianti di 1TB o 2TB, ma promette di registrare fino a 2 flussi HD in contemporanea quando viene collegato al televisore (provvisto di doppio sintonizzatore). L'interfaccia lato PC è di tipo USB 3.0, mentre il collegamento alla TV è ovviamente di tipo HDMI. Non vi sono informazioni sul prezzo previsto per il pubblico. Maggiori informazioni direttamente sul sito di Western Digital.


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Chiusura d'esercizio positiva per NVIDIA, spinta da GPU e Tegra

Written By Unknown on Kamis, 14 Februari 2013 | 23.04

Giornata di risultati finanziari quella di ieri per NVIDIA, azienda che opera con un esercizio fiscale che chiude alla fine del mese di Gennaio di ogni anno. Non solo risultati dell'ultimo trimestre dell'anno, quindi, ma anche dati sull'andamento dell'azienda per l'intero anno fiscale.

I dati emersi sono validi, soprattutto considerando come NVIDIA sia impegnata nel settore delle soluzioni PC che così fortemente è stato segnato a livello globale nel corso del 2012.

Il fatturato annuale ha toccato 4,28 miliardi di dollari, in crescita del 7,1% rispetto all'esercizio precedente. In lieve calo l'utile netto annuale, passato dai 581 milioni di dollari dell'esercizio fiscale 2012 ai 562,5 milioni di quello 2013; diminuito di misura comparabile anche l'utile per azione, passato da 94 a 90 centesimi di dollaro.

Interessanti anche i risultati trimestrali, con una crescita del fatturato del 16,1% su base annuale per un controvalore di 1,107 miliari di dollari e un utile netto di 174 milioni di dollari, in crescita del 50%.

Nel commento ai risultati finanziari annuali il CEO di NVIDIA Jen-Hsun Huang ha rimarcato come NVIDIA sia sempre più presente nel settore dei tablet. Ci si attende al Mobile World Congress di Barcellona la presentazione di numerosi nuovi tablet, tanto Android come Windows RT, basati su SoC Tegra 4 ma questa diffusione di architetture NVIDIA non si ripresenterà, almeno per il momento, anche nel settore degli smartphone.

La motivazione alla base la spiega Jen-Hsun Huang, confermando come quello degli smartphone sia un mercato che al momento attuale richiede SoC che integrino al proprio interno un modem LTE. Questa caratteristica è attualmente assente nelle soluzioni Tegra 4 ma verrà implementata nel corso dell'anno, rendendo queste architetture candidate all'utilizzo in futuri smartphone.

Segnaliamo come in termini di fatturato del quarto trimestre dell'esercizio fiscale 2013 le vendite di GPU abbiano registrato un incremento di circa il 7%, con la spinta alle vendite più forte proveniente proprio dalla famiglia di prodotti Tegra che è incrementata del 90% superando i 200 milioni di dollari di vendite.


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HP, presto il primo tablet Android con NVIDIA Tegra 4?

Secondo le indiscrezioni diffuse nel corso di queste ore, l'azienda statunitense Hewlett-Packard, anche e meglio conosciuta semplicemente come HP, sarebbe al lavoro per commercializzare entro breve una propria proposta tablet per la prima volta dotata di sistema operativo Android. Si tratterebbe, sempre secondo i rumors di una soluzione di fascia alta, mossa da un processore NVIDIA della nuova serie Tegra 4.

Come sappiamo fino ad oggi l'esperienza di HP nel mondo delle tavolette multimediali non è finora stata positiva, anzi, il primo tablet TouchPad, equipaggiato con il sistema operativo WebOS può decisamente essere considerato un fallimento. Basti pensare che la produzione dello stesso è stata sospesa solamente un mese e mezzo dopo l'inizio della sua commercializzazione risalente al mese di luglio del 2011.

Prima degli scarsi risultati ottenuti dal proprio tablet HP era intenzionata anche a proporre entro breve tempo uno smartphone anch'esso dotato di sistema operativo WebOS; progetto abbandonato immediatamente a seguito del fallimento del progetto tablet.

Attualmente l'unica proposta tablet dell'azienda è costituita da ElitePad 900, una soluzione basata su sistema operativo Windows 8 e processore Atom a 1,8 GHz e dal tablet ibrido Envy x2 anch'esso equipaggiato con l'ultima versione dell'OS Micrsosoft.

Ancora non si hanno informazioni riguardo al prezzo e alla disponibilità di quella che potrebbe essere la prima soluzione Android di HP ma a conferma della probabile veridicità della notizia la compagnia non ha ancora voluto rilasciare alcun commento a riguardo.


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Samsung SSD Magician, tool per SSD, aggiornato per Windows 8

Samsung da qualche tempo sta conquistando i favori degli appassionati di tecnologia, molto soddisfatti delle ultime serie di Solid State Drive. Controller realizzati in casa, in combinazione a chip di memoria NAND Flash di qualità anche in questo caso realizzati da Samsung stessa, hanno permesso di realizzare SSD molto performanti e senza cali prestazionali a prescindere dalle situazioni e dai dati scambiati.

Samsung

L'azienda koreana sembra fare molta attenzione anche al software per l'ottimizzazione dei propri SSD, come testimonia il rilascio del nuovo tool di controllo SSD Magician, giunto alla quarta versione. Quella precedente era la 3.2 per sistemi Windows 7, il cui utilizzo ha però comportato qualche problema agli utenti che fanno uso del nuovo sistema operativo di Microsoft, Windows 8. Ecco il sommario delle novità apportate:

- Improvements & Modifications – Completely redesigned User Interface and User Experience. – Simple, graphical indication of drive health status and Total Bytes Written. – At-a-glance system configuration information, including SATA interface and AHCI support. – Re-designed OS Optimization featuring three common user profiles and detailed explanations of each configuration option. – SSD Authentication feature to verify your SSD is a genuine Samsung product.(From 840 and 840 PRO Series)

- Operating System – Windows XP SP2(32bit) / Vista(32/64bit) / 7(32/64bit) / 8(32/64bit)

-Note – SSD will not be recognized if it is part of a RAID array – Magician does not work with SSDs connected via the SCSI controller interface. – Only MBR and GPT partition types are supported. Magician may not work with other partition types. – Secure Erase is not supported for Windows 8 systems.

Fra le novità, oltre alla piena compatibilità con Windows 8, spicca anche una maggiore possibilità di tuning degli SSD e un restyling dell'interfaccia. Samsung SSD Magician 4.0 può essere scaricato direttamente dalla nostra sezione download, a questo indirizzo.


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Intel, il successore di Otellini potrebbe essere provenire dall'esterno

Lo scorso mese di novembre Paul Otellini ha annuciato la volontà di lasciare la propria carica di CEO in Intel, con effetto a partire dal prossimo mese di maggio. Il colosso dei processori è impegnato in questi mesi ad identificare la figura più adatta per poter sostituire Otellini al timone di Intel, in una fase del mercato dove la domanda si sta significativamente orientando sul mondo dei dispositivi portatili alle spese dei PC tradizionalmente intesi.

Si tratta quindi di una decisione di importanza vitale per l'azienda, in quanto il nuovo CEO dovrà essere capace di definire una direzione chiara in un mercato dove sono cambiate molte delle regole del gioco, e per la prima volta nella storia di Intel il candidato potrebbe anche essere individuato al di fuori del perimetro aziendale, portando magari nuove prospettive e punti di vista all'interno dell'azienda.

Il gigante di Santa Clara ha infatti storicamente selezionato i propri CEO tra il management interno dell'azienda, riuscendo nel corso degli anni a costruirsi una cultura aziendale identificativa e portando avanti passaggi di consegne in maniera omogenea e senza scossoni. Intel, sin dalla sua fondazione nel 1968, non ha mai fatto occupare la poltrona di CEO ad un esterno. L'azienda ha sempre cercato di selezionare gli executive che avessero un background sia ingegneristico sia marketing.

A suggerire questa possibilità è Bloomberg, la quale osserva come Intel abbia arruolato Spencer Stuart & Associates, società di consulenza specializzata in scouting, per individuare il candidato adatto. Laura Anderson, portavoce del colosso di Santa Clara, ha commentato: "Nessun candidato ha una corsia preferenziale ed il consiglio di amministrazione valuterà sia candidati interni, sia candidati esterni. Il processo decisionale sarà il medesimo per ciascuno di loro. Il consiglio non sarebbe in grado di assolvere le proprie responsabilità se non approfondisce le qualità dei talenti disponibili all'interno e all'esterno della compagnia".

Nel contesto degli executive Intel i successori di Otellini potrebbero essere scelti tra il Chief Operating Officer Brian Krzanich, il Chief Financial Officer Stacy Smith e il responsabile software Renee James, tutti e tre promossi ad executive vice president contestualmente all'annuncio del ritiro di Otellini. Un altro executive che sembra essere adatto al ruolo è Dadi Perlmutter, anch'egli executive vice president della compagnia e responsabile dell'Intel Architecture Group.

Paul Otellini, prima di essere nominato CEO nel corso del 2005 succedendo a Craig Barret, occupava la carica di COO e prima ancora, fino al 2002, di responsabile dell'Intel Architecture Group.


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Intel, il successore di Otellini potrebbe provenire dall'esterno

Lo scorso mese di novembre Paul Otellini ha annuciato la volontà di lasciare la propria carica di CEO in Intel, con effetto a partire dal prossimo mese di maggio. Il colosso dei processori è impegnato in questi mesi ad identificare la figura più adatta per poter sostituire Otellini al timone di Intel, in una fase del mercato dove la domanda si sta significativamente orientando sul mondo dei dispositivi portatili alle spese dei PC tradizionalmente intesi.

Si tratta quindi di una decisione di importanza vitale per l'azienda, in quanto il nuovo CEO dovrà essere capace di definire una direzione chiara in un mercato dove sono cambiate molte delle regole del gioco, e per la prima volta nella storia di Intel il candidato potrebbe anche essere individuato al di fuori del perimetro aziendale, portando magari nuove prospettive e punti di vista all'interno dell'azienda.

Il gigante di Santa Clara ha infatti storicamente selezionato i propri CEO tra il management interno dell'azienda, riuscendo nel corso degli anni a costruirsi una cultura aziendale identificativa e portando avanti passaggi di consegne in maniera omogenea e senza scossoni. Intel, sin dalla sua fondazione nel 1968, non ha mai fatto occupare la poltrona di CEO ad un esterno. L'azienda ha sempre cercato di selezionare gli executive che avessero un background sia ingegneristico sia marketing.

A suggerire questa possibilità è Bloomberg, la quale osserva come Intel abbia arruolato Spencer Stuart & Associates, società di consulenza specializzata in scouting, per individuare il candidato adatto. Laura Anderson, portavoce del colosso di Santa Clara, ha commentato: "Nessun candidato ha una corsia preferenziale ed il consiglio di amministrazione valuterà sia candidati interni, sia candidati esterni. Il processo decisionale sarà il medesimo per ciascuno di loro. Il consiglio non sarebbe in grado di assolvere le proprie responsabilità se non approfondisce le qualità dei talenti disponibili all'interno e all'esterno della compagnia".

Nel contesto degli executive Intel i successori di Otellini potrebbero essere scelti tra il Chief Operating Officer Brian Krzanich, il Chief Financial Officer Stacy Smith e il responsabile software Renee James, tutti e tre promossi ad executive vice president contestualmente all'annuncio del ritiro di Otellini. Un altro executive che sembra essere adatto al ruolo è Dadi Perlmutter, anch'egli executive vice president della compagnia e responsabile dell'Intel Architecture Group.

Paul Otellini, prima di essere nominato CEO nel corso del 2005 succedendo a Craig Barret, occupava la carica di COO e prima ancora, fino al 2002, di responsabile dell'Intel Architecture Group.


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Epic 'più entusiasta che mai' per le console next-gen

Il direttore di Epic Games, Tim Sweeney, principale responsabile dell'Unreal Engine, ha detto che il suo studio è 'più entusiasta che mai' per le offerte da nuova generazione che Sony e Microsoft stanno per rivelare. Il fondatore di Epic sostiene che le nuove console saranno in grado di replicare le prestazioni oggi ottenibili solo con i PC di fascia alta.

Unreal Engine 4

"Siamo più entusiasti che mai per il futuro delle piattaforme high-end", dice infatti Sweeney a Edge. "Quello che oggi possiamo fare con i PC di fascia alta è rappresentativo dell'esperienza che i consumatori avranno con le nuove console ed è letteralmente impressionante".

Respingendo ogni scetticismo possibile tra il divario tecnico tra l'attuale e la prossima generazione, Sweeney assicura che i miglioramenti saranno significativi. "È un salto notevole rispetto alla generazione attuale", puntualizza.

Passa poi a parlare dei metodi di distribuzione per i prodotti fisici, giudicando quelli attuali 'inefficienti'. I contenuti digitali stanno per diventare più redditizi, secondo il capo di Epic. "Di solito si hanno annunci pubblicitari in televisione che inducono le persone a recarsi nei negozi, comprare un pezzo di plastica e inserirlo nel loro dispositivo digitale. Penso che sia un metodo obsoleto e che, sia come produttori che come sviluppatori, possiamo fare molto per aumentare l'efficienza del sistema".

"Una volta che si acquista un gioco, questo è sempre disponibile online, mentre tutti i dispositivi posseduti sono in grado di connettersi a internet in qualsiasi momento. Quindi, c'è ancora bisogno di avere campagne pubblicitarie sulla TV per convincere la gente a recarsi sull'App Store?"

Secondo Sweeney, le soluzioni digitali offrono ai publisher maggiore flessibilità sui prezzi e permettono agli sviluppatori di realizzare contenuti maggiormente aggressivi e innovativi.

"I budget per lo sviluppo stanno per diventare il costo predominante dell'intero settore", continua Sweeney. "Migliorare l'efficienza nel costruire i giochi, invece, potrebbe aiutare a migliorare direttamente la redditività. Ridurre le vendite al dettaglio e aumentare quelle digitali darà molta più flessibilità agli sviluppatori nel creare giochi di portata differente, prezzandoli in maniera differente".


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Una falla di sicurezza in iOS 6.1 permette di scavalcare il lock screen

Il sito web The Verge ha individuato una falla di sicurezza abbastanza fastidiosa presente nel sistema operativo iOS 6.1 di Apple, che permette di scavalcare il codice di sicurezza nel lock screen di iPhone ed accedere a contatti, messaggi vocali e album delle fotografie.

Il metodo per aggirare il lock screen è stato documentato in un video. Sarebbe sufficiente effettuare una chiamata al numero d'emergenza ed annullarla repentinamente mentre si preme il pulsante d'accensione del telefono per un paio di volte.

Ciò consente di accedere alla rubrica dei contatti, che possono essere non solo visionati ma anche modificati, all'archivio dei messaggi vocali che possono essere quindi ascoltati e anche all'album delle foto, navigabile se si prova ad aggiungere una foto ad un contatto della rubrica. Attualmente sembra che questa falla non permetta di accedere all'email, al browser web o ad altre applicazioni.

Una vulnerabilità simile era stata individuata nella versione 4.1 di iOS, successivamente risolta con l'aggiornamento 4.2. Attualmente Apple non ha ancora rilasciato una posizione ufficiale sul problema, che tuttavia dovrà essere risolto in tempi rapidi data la sua gravità.


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Path of Exile: Diablo sta per morire, e non per mano di un Nephilim

Written By Unknown on Sabtu, 09 Februari 2013 | 23.59

L'uscita di Diablo III, indipendentemente da quello che si possa pensare sul titolo in sé, ha ormai un merito indiscutibile, quello cioè di aver riacceso i riflettori su un genere videoludico che, pur contando su numerosi appassionati, sembrava aver esaurito i propri argomenti ed essere caduto un po' in disgrazia (l'ultima delusione era stata Dungeon Siege III).

Il mercato degli action RPG (a volte definiti in maniera riduttiva come hack'n'slash, o se preferite, "alla Diablo") sembra aver trovato nuova linfa vitale davanti ai numeri delle vendite della creazione Blizzard, non a caso alcuni competitor sono già scesi in campo (ad esempio Torchlight II), mentre altri si stanno scaldando i muscoli (Sacred 3). E questa volta c'è una buona ragione in più, ovvero la possibilità di battere lo storico esponente, missione che era risultata praticamente impossibile con i capitoli precedenti, in cui era stato lo stesso Diablo a scolpire nella pietra i canoni del suo genere. Il destro è infatti ora offerto da alcune scelte di Blizzard risultate indigeste ad una buona fetta di pubblico, in attesa di un nuovo titolo che renda giustizia al genere e rispetti anche quegli stessi canoni fondamentali che si reputano traditi dall'ultimo capitolo di Diablo.

In questo scenario, che promette di essere quantomeno vivace, si inserisce una creazione della Grinding Gear Games, una piccola software house indie neozelandese, che sta collaudando con una fase di open beta iniziata il 23 gennaio la sua nuova creazione Path Of Exile.

Ho scoperto quasi per caso questo titolo, e ne ho ravvisato fin da subito il potenziale, e sebbene sia ancora sottaciuto dalle testate videoludiche più commerciali, ho pensato che fosse meritevole di tutt'altra attenzione. Ma tralasciamo la vena polemica (si sa che le indie hanno tipicamente meno visibilità) e insinuante (si sa che alcuni nostri colleghi fanno fatica a parlare di un gioco se non possono prendere accordi con un PR), e torniamo al titolo che vi stiamo presentando in anteprima.

Perché Path of Exile? Primo, perché fa tesoro del passato: come vedremo nel corso dell'articolo, gli sviluppatori sono riusciti ad allestire un impianto videoludico coerente ed equilibrato, saldamente radicato negli standard tradizionali del genere, che approfondisce in maniera evidente aspetti per i quali Diablo III ha lasciato perplessi i suoi fan, in primis la profondità e la complessità della componente RPG (nei prossimi paragrafi evidenzieremo questi gap). Secondo, perché non si adagia sugli allori ma si propone di innovare: a differenza di altri competitor come (il secondo me sopravvalutato) Torchlight, che nella sua seconda (pur più riuscita) incarnazione vuole sfidare il colosso Blizzard usando sostanzialmente gli stessi schemi di sempre, senza aggiungere novità significative, Path Of Exile osa, miscela sapientemente standard classici e nuove idee, il tutto in una proposta videoludica molto interessante.

Prima di passare alla disamina dei vari aspetti che la beta ci ha consentito di sperimentare, vogliamo sottolineare alcune caratteristiche importanti: Path Of Exile è un gioco completamente free to play, non sono previsti canoni, acquisto di key o versioni retail. Durante la fase di closed beta, per supportare economicamente gli sviluppi erano state messe a disposizione dell'utenza delle key a pagamento, con pacchetti assortiti con companion, gadget e altro. Conclusa la closed beta, ora il gioco è in fase di open beta, potete quindi fin da subito scaricare e installare il client (oltre 4 GB), e contribuire giocando al completamento degli sviluppi e dei test. Dall'open beta in poi, l'unica possibilità di supporto per gli sviluppatori sono le microtransazioni, ovvero l'acquisto da parte degli utenti di feature cosmetiche di personalizzazione del proprio alter-ego, tab aggiuntivi per il proprio forziere, companion e tanto altro: tutti elementi che non danno un vantaggio nel gioco e il cui è acquisto è assolutamente opzionale e non obbligatorio.

Altro aspetto importante da sottolineare in maniera preliminare è che, come Diablo III, Path of Exile richiede la connessione permanente per giocare anche in single player, con tutto quello che ne consegue (ad esempio la sostanziale impossibilità di giocare mentre si è in giro o connessi tramite 3G). Al di là dell'antipatia per un sistema del genere, che invece piacerà alle software house (ci aspettiamo che anche altri futuri competitor si adegueranno a questa soluzione) perché li preserva maggiormente dalla spaventosa pirateria PC, sorge la perplessità su come Grinding Gear Games pensa di mantenere i server e garantire i livelli di servizio se il titolo è completamente free. Domanda che gireremo direttamente ai diretti interessati, nell'intervista che a breve pubblicheremo su queste pagine.


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Nikon rilascia gli aggiornamenti dei firmware dedicati all'ammiraglia D4 ed alla mirrorrless Nikon 1

Nikon rilascia gli aggiornamenti dei firmware dedicati all'ammiraglia D4 ed alla mirrorrless Nikon 1

"La casa giallonera ha recentemente rilasciato le nuove versioni dei firmware di due diversi prodotti: migliorato il tracking AF di Nikon D4 e risolto un bug presente in Nikon 1 V1"

Disponibili per il download gli aggiornamenti firmware rilasciati da Nikon per due, decisamente differenti, delle fotocamere a listino: uno è infatti dedicato all'ammiraglia full frame della casa Nikon D4, mentre il secondo alla piccola senzaspecchio Nikon 1 V1.

Le migliorie portate in dote dall'update del firmware della pieno formato 35mm Nikon D4 sono, secondo quanto dichiara lo stesso produttore, 'migliorate le prestazioni di Inseguimento soggetto in modo autofocus AF-C (autofocus continuo) con inquadratura mediante mirino'. Ricordiamo che per avviare la procedura d'aggiornamento è necessario disattivare la connessione di rete dal menu impostazioni della fotocamera. Il firmware è disponibile per il download sul sito della casa a questo indirizzo.

Il firmware dedicato alla mirrorrless Nikon 1 V1 arriva con questo aggiornamento alla versione 1.21. Si tratta, come anche per l'ammiraglia, di un minor update, che anzi in questo caso non migliora nessuna prestazione ma si limita ad eliminare un bug per colpa del quale dopo aver montato un'ottica ed acceso immediatamente la fotocamera, le immagini mostrate attraverso il display o il mirino elettronico potevano apparire mosse. A questo indirizzo è possibile scaricare l'aggiornamento e le relative istruzioni per una corretta installazione.

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Funerale per il MiniDisc in TGtech: ma c'è anche lo smartphone quadcore da 299 euro

Oggi in TGtech si celebra il funerale del MiniDisc: Sony ha deciso di pensionare definitivamente il suo standard, nato nel 1992: il Minidisc è un supporto magneto-ottico inglobato in una custodia plastica da 7 cm di lato, capace di contenere circa 145 Mbytes di dati digitali, la sua evoluzione Hi-MD era giunta nel 2004 a 1 GB, senza però riuscire a stare al passo con le memorie flash.

Ma l'edizione odierna non si apre con le brutte notizie, ma con lo smartphone quad-core a 299 euro: Huawei Ascend G615. Il nuovo smartphone della gamma Ascend integra un display HD da 4,5 pollici TFT IPS con risoluzione 1280x720 pixel (330 PPI) e 16 milioni di colori e si affida alla tecnologia audio Dolby Digital Plus e ai due altoparlanti integrati per offrire un'esperienza multimediale completa. Dotato di processore quad-core K3V2 da 1,4 GHz con GPU HiSilicon integrata, Ascend G615 fa leva anche sulla memoria RAM da 1 GB per offrire prestazioni di rilievo, mentre ROM da 8 GB

Notizie non buone per i possessori di Asus Padfone, dalla sua pagina Facebook, Asus Italia ha avvisato che però l'aggiornamento ad Android Jelly Bean subirà un ritardo, al momento non meglio precisato, ma che dovrebbe contenersi comunque entro la fine del primo trimestre 2013. Alcuni problemi alla prima versione del firmware distribuita Over-The-Air hanno costretto Asus a ritirare l'update e a rimandare l'arrivo di Jelly Bean sul primo Padfone.

Si continua con le indiscrezioni su Nvidia GeForce Titan, la nuova top di gamma tra le schede video desktop, che porterà in dote il cuore GK110, attualmente utilizzato dalle schede professionali Tesla. Anche le nuove AMD Radeon HD 8000, ma ci sarà tempo per approfondire l'argomento in futuro.

Panasonic promette di rivoluzionare il mondo della fotografia digitale e mandare in pensione il filtro Bayer: con micro separatori di flusso luminoso punta a portare lo stesso approccio dei sensori 3mos a livello microscopico sul sensore, sostituendo i pixel colorati del filtro Bayer con dei micro-splitter per separare il flusso luminoso in base alle proprietà ottiche date dalla lunghezza d'onda evitando di 'sprecare' i fotoni che normalmente vengono assorbiti dai pixel filtranti.

Nel frattempo Dell esce dalla borsa. Dell diventa una private company, con un'acquisizione per 24,4 miliardi di dollari: all'operazione contribuisce anche Microsoft, con un finanziamento di 2 miliardi di dollari. L'azienda diventa ora di proprietà di Michael Dell, già fondatore e CEO, e della società di investimenti Silver Lake Partners.

A grande richiesta torna l'angolo dei videogiochi, dopo la parentesi della sospensione di Rosario Grasso. Secondo gli analisti di mercato Sony annuncerà definitivamente PlayStation 4 il prossimo 20 febbraio. Ma non è l'unica importante notizia della settimana per il mondo dei videogiochi, visto che CD Projekt ha rivelato The Witcher 3 Wild Hunt, il primo gioco basato sull'avveniristica piattaforma tecnologica Red Engine 3.


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Fujitsu e Panasonic, lettera d'intenti per la fusione delle divisioni LSI

Trovano conferma le indiscrezioni circolate nei giorni scorsi riguardanti una possibile fusione del comparto LSI di Fujitsu e Panasonic: le due realtà giapponesi hanno annunciato ufficialmente di aver firmato una lettra d'intenti per accorpare le rispettive divisioni in una nuova realtà partecipata.

Le due aziende, con il supporto finanziario di Development Bank of Japan, lavoreranno allo scopo di istituire una nuova compagnia basata su un modello di business di tipo fabless, sprovvista cioè di stabilimenti per la produzione di chip e semiconduttori.

Si legge nel comunicato: "Negli ultimi anni con le condizioni di mercato deterioratesi rapidamente e la crescente importanza dei produttori di semiconduttori oltreoceano, il business LSI di Fujitsu Semiconductor e Panasonic ha dovuto affrontare una situazione molto difficile. A fronte di questa situazione Fujitsu e Panasonic hanno riconosciuto che riunire le rispettive tecnologie avanzate e la customer base è vitale per costruire un business che sia competitivo su scala globale".

La nuova joint venture si concentrerà sulla progettazione di chip per server ad alta prestazione, per attività di image processing e reti wireless. Fujitsu da diverso tempo commercializza le proprie soluzioni Sparc per cluster ad elevate prestazioni ed è verosimile supporre che proseguirà su questa strada con la nuova joint-venture.

Le due realtà hanno fatto sapere di essere impegnate in un confronto dettagliato per poter arrivare nel giro di breve tempo alla finalizzazione di un contratto.


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GameStop avverte: blocco sull'usato impatterà sulle vendite della nuova Xbox

Uno dei portavoce di GameStop, Matt Hodges, ha risposto alle indiscrezioni riportate da Edge a proposito della possibile presenza nella prossima Xbox di un sistema volto a bloccare il mercato dell'usato. "Secondo noi il desiderio di acquistare una console di nuova generazione potrebbe ridursi sensibilmente se le nuove console dovessero impedire di giocare con prodotti già usati. Ciò potrebbe limitare la profittabilità e spingere la gente a non comprare i nuovi giochi su supporto fisico", ha detto a Bloomberg.

Hodges sostiene che GameStop è giunto a questa conclusione sulla base di un sondaggio somministrato ai suoi clienti più attivi. Il mercato dell'usato incide per il 27 per cento del fatturato di GameStop e per circa il 46 per cento dell'utile lordo. Dopo che Edge ha pubblicato le indiscrezioni a proposito del blocco all'usato con la prossima Xbox, le azioni di GameStop hanno registrato un calo del 6,8%.

Microsoft ha risposto così al report di Edge: "Non commentiamo rumor o speculazioni. Valutiamo continuamente le opportunità per il futuro delle nostre piattaforme, ma non abbiamo nulla da condividere in questo momento".

Secondo Edge, i giochi per la prossima Xbox che risiedono su supporto ottico conterranno dei codici di attivazione che andranno obbligatoriamente verificati online. Dopo che il codice verrà riscattato, i dischi, dei Blu-ray da 50 GB, non avranno più alcuna utilità.


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